
Coinvolti i 13 comuni dell’Unione di Comuni della Lunigiana
Un passo importante quello che sta per partire per iniziativa del dipartimento di Protezione Civile dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, che negli ultimi anni ha lavorato alla redazione dei 13 piani di Protezione Civile dei Comuni lunigianesi afferenti l’Unione. Il confronto con i Comuni è necessario, oltre che alla fotografia attuale degli assets a disposizione, per definire le varie procedure operative di intervento da mettere in atto in caso di calamità. Un piano di azione che viene messo a punto dopo lo studio di tutte le criticità del territorio e che permette alla protezione civile, alle amministrazioni e ai cittadini di reagire operativamente a seconda delle emergenze.
La prima fase è stata quella di fissare le varie strutture rilevanti e strategiche sul territorio, che costituiscono le strutture operative e di riferimento per ogni pianificazione di protezione civile. Sono state geolocalizzate numerose strutture pubbliche, private, militari in genere, dove afferisce il pubblico o si possono creare assembramenti. Attualmente la fase è quella di proporre a ogni Comune un piano che comprende le attività operative da eseguire in caso di calamità naturale, atte a salvaguardare e a soccorrere la popolazione soggetta al rischio, ma anche per la tutela del sistema produttivo, del patrimonio culturale e quello ambientale. In questa fase è necessario individuare le figure che operativamente gestiscono le varie fasi operative e le funzioni dei vari centri operativi comunali (COC). Di grande importanza è l’individuazione delle varie aree di emergenza, suddivise in aree di attesa per la popolazione, di ricovero aperte o coperte e di ammassamento per i soccorsi esterni.