Peste Suina: resta alto l’allarme per la diffusione del virus

Incontro a Filattiera con il commissario straordinario Filippini, la cui ordinanza sulle limitazioni alla caccia non sembra però convincere

Un branco di cinghiali
Un branco di cinghiali

Peste suina la preoccupazione si allarga. è stato senza dubbio un incontro partecipato ed intenso quello che si è tenuto venerdì scorso alla Pieve di Sorano a Filattiera organizzato da Federcaccia con la partecipazione, tra gli altri, del Commissario straordinario per la Psa, Giovanni Filippini e della vicepresidente regionale, Stefania Saccardi. Un convegno che ha rappresentato l’occasione per mettere il punto sui ruoli e sulle responsabilità di ciascun attore coinvolto per contrastare la diffusione della Psa: dalle istituzioni fino ai cacciatori. In particolare dopo la recente (è entrata in vigore dal primo ottobre), approvazione della nuova ordinanza in materia (n.5/2024) firmata da Filippini, e che resterà in vigore fino al prossimo 31 marzo, contenente le nuove misure di contenimento della peste suina nelle zone soggette a restrizioni. Nuove regole che limitano l’abbattimento dei cinghiali per puntare invece sulle barriere tese a contenere lo spostamento di questi animali selvatici.

Foto di gruppo con i vari relatori presenti all'incontro organizzato da Federcaccia
Foto di gruppo con i vari relatori presenti all’incontro organizzato da Federcaccia

Decisione che il Commissario Filippini ha difeso con forza evidenziando come “dobbiamo chiarire che il nemico è solo il Virus. Se vogliamo risolvere i problemi dobbiamo essere determinati e condividere le strategie di intervento”. Per questo l’obbiettivo è quello di interrompere momentaneamente le battute di caccia nelle aree infette o soggette a restrizioni II e III. L’abbattimento è quindi affidato solamente alle “strutture appositamente incaricate, forze armate, polizia provinciale e operatori abilitati al controllo faunistico”. E ha poi aggiunto che “la malattia non può essere rincorsa dobbiamo anticiparla, e questo stiamo cercando di fare con il nuovo provvedimento. La possibilità di deroghe mirate e altro che sia necessario è nelle mie mani e intendo ricorrervi non appena le condizioni lo rendano possibile. E anche per questo, per conoscerle rapidamente e bene, ho bisogno di voi cacciatori”. Filippini ha quindi sottolineato come si intenda operare per creare barriere stradali e autostradali anti cinghiali. “Anche la Lunigiana sarà sottoposta a questo provvedimento – ha evidenziato il commissario Filippini – per questo stiamo studiando le aree di transito dei cinghiali provenienti dall’altro versante e appena stabilite, andremo a procedere con l’installazione di reticolati per contrastare il loro transito e così anche la diffusione del contagio”.

La numerosa platea presente all'incontro al centro didattico di Filattiera
La numerosa platea presente all’incontro al centro didattico di Filattiera

La Vicepresidente Regionale e Assessore all’agricoltura, Stefania Saccardi, ha sottolineato che “si parla di impiegare l’esercito per la lotta al virus. Ma le 600 squadre di caccia sono già un esercito, fondamentale per contrastare la diffusione della malattia, e i cacciatori tutti rappresentano una forza straordinaria, una vera e propria ‘arma in più’ per contribuire a risolvere il problema”. Anche perchè “ho visto come si sono mossi i cacciatori quando gli abbiamo chiesto, prima ancora delle restrizioni, di monitorare le carcasse dei cinghiali nei boschi. E hanno dimostrato di essere persone di grande responsabilità ed attenzione”. Concetti condivisi dal sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra, “Va intrapresa una battaglia anche insieme ai cacciatori. Dobbiamo ancora fare molto per arginare e debellare questa emergenza sanitaria che mette seriamente a rischio il comparto suinicolo italiano e migliaia di aziende, e gli sforzi compiuti dal Governo sono rivolti non solo a combattere il diffondersi della malattia, ma anche di mettere a disposizione maggiori risorse sia per gli allevamenti”. E ha rincarato la dose il Presidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi “dobbiamo tenere nella dovuta considerazione il grande lavoro, che rivendico e sottolineo con forza, delle squadre di caccia al cinghiale, senza le quali sarebbe impossibile attuare il monitoraggio del territorio, le opere di prevenzione alla diffusione della PSA e gli adeguati interventi di controllo”. Mentre Marco Ferretti dell’Ufficio caccia regionale, ha esposto il quadro della situazione della specie cinghiale in Toscana, mostrandone anche l’evoluzione numerica e i conseguenti dati relativi a prelievi e danni arrecati alle produzioni agricole dal 2016 ad oggi. Ad aprire l’incontro la sindaca di Filattiera, Annalisa Folloni, “devo dire che come amministratori locali siamo rimasti spiazzati dall’ordinanza. Perchè per noi il depopolamento dei cinghiali è fondamentale, quindi ci auguriamo di convincere il commissario Filippini, che ringraziamo per la sua volontà di conoscere il territorio, in merito alla possibilità di deroga”. La sindaca ha evidenziata anche il bisogno di maggior sostegno economico in questa lotta al Pesta Suina, facendo l’esempio di come in tutta la Provincia di Massa Carra ci siano al momento solo otto guardie forestali.

(Riccardo Sordi)