
Funghi, castagne e caccia: tanta gente nei boschi richiede molta attenzione

L’epidemia di Peste Suina Africana (che non è direttamente pericolosa per la salute umana) in atto in numerose regioni italiane è un evento estremamente serio che sta avendo pesanti ripercussioni per l’economia del territorio e che deve essere affrontata da tutti con senso di responsabilità. Anche nel territorio della Lunigiana e, in particolare, nel versante nord occidentale visto che il territorio dei Comuni di Pontremoli e di Zeri è tra quelli classificati in zona 2, quella cioè dove sono stati effettivamente riscontrati casi di peste suina in cinghiali selvatici. Si tratta di un grado di gravità intermedio ma che potrebbe evolvere in quello peggiore se il contagio dovesse diffondersi tra i suini domestici. Ma particolare attenzione deve essere messa in atto in tutto il territorio visto che la diffusione della peste, attraverso gli spostamenti degli animali infetti, non rispetta i confini comunali.
Da qui l’invito a tutti a farsi carico del problema, in particolare in questo periodo che vede il moltiplicarsi della presenza umana nei boschi: l’inizio della stagione di raccolta dei funghi, infatti, ogni anno mobilita centinaia di persone che è bene siano consapevoli del fatto che potrebbero essere portatori inconsapevoli del contagio. Da qui alcune indicazioni da parte delle autorità sanitarie, di semplice messa in atto ma quanto mai efficaci: se si porta con sé il cane questo va tenuto al guinzaglio per evitare che entri in contatto con elementi infetti; mai abbandonare rifiuti organici nel bosco (come resti di panini, bucce o pezzi di frutta etc…); dopo l’escursione cambiarsi le calzature al rientro al proprio mezzo di trasporto e procedere alla disinfezione delle scarpe utilizzate. Norme restrittive anche per i cacciatori: siamo alla vigilia dell’apertura della stagione venatoria e il via alla caccia al cinghiale avverrà con l’inizio del mese di ottobre e proseguirà fino a tutto il mese di gennaio. Ai cacciatori viene richiesto di procedere alla pulizia e alla disinfezione di tutto quanto possa essere venuto in contatto con il terreno, dalle proprie calzature agli pneumatici degli automezzi; le prede uccise dovranno essere eviscerate solo in locali appositi e particolare attenzione dovrà essere messa in atto per evitare il contatto con suini domestici.
Via alla stagione dei funghi: ecco le regole per la raccolta nell’Asbuc di Zeri
L’ASBUC (Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico) di Zeri, un territorio fra i più ampi della Toscana e tra i più ambìti dai cercatori di funghi, ha diffuso un regolamento in cinque punti per la raccolta dei funghi all’interno dei propri confini. Tutti i cittadini residenti nel territorio comunale di Zeri possono accedervi gratuitamente; tutti i “non residenti”, di età superiore ai 14 anni, devono munirsi di un tesserino giornaliero del costo di 15 euro; nei punti vendita accreditati o sulla piattaforma online “Geotichet.it” chi possiede immobili o terreni nel territorio comunale di Zeri o li hanno in affitto con contratti della durata di almeno un anno possono acquistare un tesserino stagionale al costo di 50 euro.
I tesserini dovranno essere esibiti al personale preposto alla sorveglianza che potrà richiederlo in qualsiasi momento. Infine i giorni di raccolta all’interno del perimetro dell’ASBUC di Zeri: nei giorni di lunedì, martedì, giovedì, sabato e domenica la raccolta è aperta a tutti, residenti e non. Il mercoledì è giorno in cui la raccolta è riservata solo ai residenti e vietata a tutti gli altri (anche ai possessori di seconde case o di contratti di affitto). Infine il venerdì è giorno di “riposo” del bosco e la raccolta è vietata a tutti ad eccezione dei coltivatori diretti in possesso di regolare autorizzazione.