Lavori per il nuovo asilo nido a Casola

Con la riconversione dell’ex scuola materna, lavori da 237mila euro finanziati dal P.N.R.R.

Il vecchio asilo nido di Casola
Il vecchio asilo nido di Casola

Se un foresto chiede a Casola o nelle frazioni dove sia collocato l’asilo nido, da ormai quaranta anni gli si risponde: a metà collina appena sopra le due curve che portano a Pieve San Lorenzo. Una palazzina con spazi all’esterno, un ampio salone all’interno, due stanze, cucina e sottotetto, assegnato negli anni novanta come tappa del Treking Lunigiana e affidato all’ora associazione l’Ospitale di Lega Ambiente. Ha accolto nei primi anni duemila anche i ragazzi che provenivano in vacanza dalla Bielorussia, ospiti presso una decina di famiglie. Mai è stato utilizzato come asilo nido.

Ora un cartello all’ingresso di un edificio posto nelle vicinanze della piazza Battistini, che fino a circa dieci anni fa era sede della scuola materna e di seguito dato in gestione ad alcune associazioni, indica che sono in atto “Lavori di riconversione ad asilo nido dell’edificio pubblico, ex scuola materna, attualmente adibito a servizi sociali, di proprietà del comune di Casola in Lunigiana”. L’importo complessivo dei lavori ammonta a 237. 358 euro, interamente finanziato con fondi P.N.R.R. A latere delle manifestazioni sia religiose che civili, nei bar e luoghi pubblici si bisbiglia e ci si chiede a Casola: “A cosa serve fare un nuovo asilo nido quando non si è mai utilizzato il vecchio e non vi sono neonati, forse uno o due all’anno?” La domanda che la nuova amministrazione si dovrebbe inoltre porre: quanto costa eventualmente far entrare in funzione la nuova struttura, se richiesto? Del caso sarebbero necessari almeno una maestra e un ausiliare con un preventivo annuo di gestione di circa ottantamila euro, quando dai giornali si legge che ad Aulla è stato inaugurato un asilo nido, che prevede l’accoglienza di una trentina di bambini. Che li si voglia ospitare in parte nel nuovo asilo nido di Casola?

Corrado Leoni