Il ricordo dell’eccidio nazista di Tenerano

Avvenuto 80 anni fa, il 13 settembre 1944

Un momento della commemorazione a Tenerano
Un momento della commemorazione a Tenerano

Con il ricordo dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio nazista di Tenerano, commesso il 13 settembre 1944 dalle truppe della XVI Divisione SS Panzer, si è concluso il triste cammino delle commemorazioni degli eccidi che macchiarono di sangue numerosi paesi del territorio del Comune di Fivizzano. Ben noti sono Mommio, Bardine, San Terenzo, Vinca, Gragnola, Monzone, Piandimolino e altri. A Tenerano, durante uno scontro a fuoco per accerchiare una formazione partigiana, i nazisti sterminarono le famiglie degli Antoniotti e dei Forfori, 8 persone adulte e cinque bambini, come ha ricordato, nel suo intervento, l’assessore alla Sicurezza del Comune della Spezia Giulio Guerri, presente col gonfalone del suo Comune in rappresentanza del Sindaco Gianluigi Peracchini.

Un momento della commemorazione a Tenerano
Un momento della commemorazione a Tenerano

Questi nazisti, non essendo riusciti nei propri intenti, quelli di “distruggere la formazione partigiana stanziata sulle rocca che sovrasta il paese, si accanirono contro quelle persone inermi”, poi incendiarono i loro casolari, dove si erano rifugiati, e i loro resti. Nel dopoguerra, il 26 gennaio 1946, un’altra tragedia colpì Tenerano, la morte di cinque bambini causata da un ordigno bellico rimasto inesploso. Oggi Tenerano, su i cui monti “venne costituita, il 7 agosto 1944, la prima brigata partigiana dedicata ad Ugo Muccini”, è abitato da poche persone, anche se fa registrare alcuni ritorni di emigrati che sono rimasti legati da un grande affetto al loro paese e che intendono passarvi il tempo della pensione, dopo aver rimesso a posto la loro vecchia abitazione. Aspetti della sua interessante storia, meglio ancora preistoria, sono narrati nel secondo volume del libro “Paesi di Lunigiana” di Paolo Bissoli. A.F.