L’ordinanza dell’amministrazione di vietare il parcheggio nella piazza e nel centro storico ha dato vita ad una raccolta firme e alla richiesta di chiarimenti dalla minoranza
Il parcheggio della discordia. Non c’è dubbio che piazza Castello a Filattiera sia uno dei luoghi più suggestivi dell’intero comune, un’ampia area spesso luogo di manifestazioni e di incontro tra le persone, soprattutto nel periodo estivo, circondata dalle bellezze di pietra che caratterizzano molti comuni della Lunigiana. Ma da qualche tempo la gestione della piazza è divenuto terreno di forte scontro politico, con rappresentanti della minoranza ed alcuni cittadini che non sono d’accordo sulla scelte dell’amministrazione che ha posto delle severe limitazioni per quanto concerne il parcheggio delle auto nell’area e nelle zone limitrofe del centro storico.
Per capire bene la situazione bisogna fare un passo indietro e ritornare a prima delle recenti elezioni amministrative che hanno riconfermato alla guida del comune Annalisa Folloni. Per la precisione bisogna andare allo scorso 14 marzo quando la sindaca aveva emesso un’ordinanza che limitava il parcheggio ai soli cittadini con un’età superiore ai 75 anni e con un’auto intestata. Un modo per cercare di risolvere il problema del “parcheggio selvaggio” nel centro storico ma che ha creato molti malumori nella cittadinanza. In particolare è stata avviata una raccolta firme che ha trovato l’adesione di circa una cinquantina di persone “esprimiamo dissenso verso l’ordinanza – scrivono i firmatari – non si può escludere da un servizio o da una opportunità alcune persone, tutti i cittadini sono uguali”. Secondo gli estensori del documenti il fatto che si lasci un’autorizzazione a veicoli in uso a persone con un’età superiore ai 75 anni “fa sì che si venga a creare un beneficio al veicolo e non alla persona e apre la strada a comportamenti non corretti”.
Ad accogliere le istanze di questi cittadini ci sono i consiglieri di minoranza Federico Lucchetti e Luigi della Zoppa che hanno inviato una mozione chiedendo chiarimenti sulla vicenda partendo dal dato che l’ordinanza dell’amministrazione presentava criteri che “la popolazione ha percepito come assolutamente discriminatori nei confronti degli abitanti del centro storico”. Anche perchè “alcune zone del centro storico non sono soggette alle medesime restrizioni, ciò ha reso evidente l’assoluta discrezionalità ed inutilità di un provvedimento restrittivo”. E secondo i rappresentanti della minoranza questo si è poi visto nei fatti visto che “nelle settimane di attuazione, anzichè migliorare le condizioni di vita dei residenti, ha apportato notevoli disagi”. Per questo chiedono “una soluzione unitaria e funzionale” anche chiarendo le tempistiche del progetto di un parcheggio pubblico in località Pratoli “più volte trattato in campagna elettorale”. E concludono proponendo di organizzare “una serata di dialogo con i cittadini al fine di poter esplorare ed individuare possibili soluzioni”.
(Riccardo Sordi)
