Grazie all’8xMille tante attività della Caritas anche nella nostra diocesi

Intervista ad Almo Puntoni, direttore uscente della Caritas di Massa Carrara – Pontremoli sull’impiego dei finanziamenti dell’8xMille.
Cinque Centri di Ascolto e decine di progetti diventati realtà concreta e quotidiana: due mense con oltre cento persone al giorno, case di accoglienza e di ospitalità, pacchi alimentari e capi di vestiario a 1500 famiglie e tante altre attività. Ma la povertà cresce e con essa le necessità delle persone

Si fa presto a dire Caritas, ma dietro questa attività pastorale della Chiesa c’è un mondo complesso e variegato, costituito da un’organizzazione capillare e da migliaia di volontari che ogni giorno prestano la propria opera a favore dei poveri, dei disagiati, delle persone sole. Di tutti coloro, insomma, che la società tente ad emarginare.
Sono tutte attività che, pur basandosi sul volontariato, richiedono risorse ingenti. E che dunque, spesso, non sarebbero possibili senza i fondi che provengono dalla firma per destinare l’8xMille alla Chiesa Cattolica.
Ne abbiamo chiesto conferma ad Almo Puntoni, direttore uscente della Caritas diocesana di Massa Carrara – Pontremoli.

Almo Puntoni

Quanta importanza hanno i fondi 8xMille per le opere di carità in diocesi?
“La nostra diocesi non ha beni o attività finalizzate a finanziare attività di carità, perciò tutto dipende da offerte di privati, dall’elemosina raccolta nelle parrocchie e dai fondi dell’8xMille.Quanto raccolto nelle parrocchie va direttamente alle persone indigenti seguite dalla comunità parrocchiale, che però non sono mai abbastanza per andare incontro minimamente alle loro esigenze. Per questo le risorse economiche provenienti dalle altre due voci servono anche a contribuire all’acquisto di generi alimentari per rinforzare i pacchi spesa offerti dalle parrocchie: per questo motivo in questo anno sono stati spesi quasi 70mila euro provenienti dall’8xMille”.

Qualche esempio di attività concrete svolte grazie all’8xMille?
“Ovviamente Caritas Diocesana, oltre a quanto detto, offre sostegno a singole famiglie attraverso i Centri di Ascolto presenti a Massa, Carrara, Aulla, Villafranca Lunigiana e Pontremoli per un ammontare di circa 90mila euro. Altre attività finanziate in diocesi con l’ 8xMille sono gli ‘Armadi della Carità’, le due mense, le due Case di Accoglienza, tre appartamenti che ospitano più persone in difficoltà. La diocesi attraverso i fondi dell’8xMille sostiene anche varie associazioni e iniziative che si occupano di persone senza fissa dimora, immigrati e rifugiati, case famiglia, progetti di sostegno alle povertà giovanili, carcerati…”

Che cosa hanno reso possibile che altrimenti non si sarebbero potute realizzare?
“Sono davvero tante e significative le opere che è stato possibile realizzare nel tempo grazie ai fondi provenienti dall’8xMille. Basti pensare ai tre Centri Vicariali della Carità (Massa – “Chiesina San Pio X”; Carrara – “Sant’Antonio da Padova” nella cripta della parrocchia di San Ceccardo; Aulla “Beato Angelo Paoli”) o alla “Casa Mariuccia” che ha ospitato anche una famiglia fuggita dall’Afghanistan dopo la presa di potere dei Talebani; l’ “Outlet Vintage Caritas” che inaugureremo il 4 giugno a Massa dove distribuendo, ad offerta, materiali in sovrappiù degli Armadi, utilizzando il ricavato per acquistare intimo, cerchiamo di portare il nostro contributo alle campagne contro lo spreco e l’inquinamento ambientale. In un passato non troppo lontano la grande struttura della “Papa Giovanni XXIII” a Boceda di Groppoli”.

Una firma che fa bene

Un piccolo gesto, una grande missione

Non è una tassa,
e a te non costa nulla.

Firmare è molto semplice: scopri come farlo sul sito internet www.8xmille.it/come-firmare/
Tutti possono firmare per destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica.
– Con il Mod. 730 (lavoratori dipendenti e pensionati)
– Con il Modello Redditi (chi non sceglie il mod. 730 o chi è tenuto per legge a compilare questo modello)
– Con il Modello CU (chi ha solo redditi di pensione, lavoro dipendente o assimilati, e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi).

Quanto la Caritas riesce ad essere vicino a chi ha bisogno grazie ai fondi dell’8xMille?
“La vicinanza alle persone e il sostegno a chi ha bisogno crediamo non passi principalmente dal denaro: lo sforzo di Caritas infatti è quella di costruire nella comunità cristiana una mentalità di apertura e di accoglienza e di formare degli operatori che siano davvero in grado di essere vicino a chi vive varie situazioni di bisogno, di cui la richiesta che arriva spesso è solo la punta dell’iceberg. Ovviamente le risorse economiche permettono di tradurre questa vicinanza in aiuto concreto, sostegno alle persone fragili e strumento di emancipazione per chi è caduto in situazioni di difficoltà: difficile fare un calcolo delle persone che gli operatori di Caritas e di realtà collegate alla comunità ecclesiale aiutano in diversi modi”.

Alcuni dati?
“Sì, ecco alcuni dati sommari: con i pacchi alimentari, soprattutto attraverso le parrocchie, raggiungiamo circa 1.500 famiglie per un totale di circa 4.000 persone; alle mense giornalmente vengono sfamate dalle 100 alle 120 persone; presso i Centri di Ascolto e gli Armadi collegati si rivolgono oltre un migliaio di persone. Negli ultimi mesi, con la chiusura del Reddito di Cittadinanza, stanno ritornando molte famiglie italiane che quando questa misura era in funzione non chiedevano più l’aiuto ai nostri centri e molte che con la riapertura degli sfratti non riescono a trovare un alloggio, le situazioni che quindi proviamo ad aiutare stanno crescendo”.

(intervista a cura di Paolo Bissoli)