
Dopo la frana fra Gragnola e Piandimolino
Continuano i lavori per riaprire il traffico sulla Provinciale 10 fra Gragnola e Piandimolino e per la messa in sicurezza del versante da cui si è staccata una “montagna” di terra e pietre, poi precipitata nella strada, rendendo impraticabile il transito a tutti i veicoli. Le auto e i furgoni possono attraversare il borgo di Gragnola nei due sensi, in qualsiasi ora, mentre ai mezzi pesanti sono riservate le ore dalle 6 alle 8 e dalle 17 alle 20, a senso alternato, fiancheggiando il tratto sgomberato dalla frana. Chi vuole, inoltre, può aggirare Gragnola, scendendo da Monzone a Codiponte, via Casciana, o utilizzare il percorso dal Ponte del Bertoli a Ceserano – Soliera. Permane qualche disagio, ma si può dire che le soluzioni adottate, grazie al Comune, alla Protezione Civile, coordinata dal presidente Maurizio Pietrini, alla Polizia Locale, hanno ridotto le difficoltà e consentito la continuazione del lavoro alle cave e alla cartiera.
Hanno, inoltre, permesso di mantenere gli impegni anche con alcune scolaresche di Parma, per le quali è stato organizzato, per raggiungere le Grotte di Equi, un trasferimento sugli scuolabus. La conclusione dei lavori non sarà a breve, perché la frana ha messo a rischio anche un traliccio Enel, che richiede una ricollocazione, in un luogo più sicuro. Nella vicenda c’è anche un aspetto che richiama curiosità e ammirazione, il lavoro di scolmatura della frana ad opera di una ruspa-ragno, che, abbarbicata alla parete, riesce a far ruzzolare sulla strada pietre e terra, eliminando ogni ulteriore pericolo di smottamento. Anche la frana della variante di Santa Chiara è oggetto di lavori, che prevedono la posa in opera di possenti reti metalliche per contenere la terra e le pietre che, possono precipitare sulla strada. In quel punto è possibile, però, il transito a senso alternato guidato dal semaforo. A.F.