Gli insegnanti di religione con il Vescovo in preparazione alla Pasqua

Lunedì 25 marzo in Cattedrale a Massa nella Cappella delle Stimmate

Massa, la facciata della cattedrale

Nella cappella delle stimmate della Cattedrale di Massa, nel pomeriggio di lunedì scoso, 25 marzo, gli insegnanti di religione cattolica della diocesi per un momento di spiritualità in preparazione alla Pasqua guidato dal Vescovo fra’ Mario.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il “Giubileo della stimmate”, un evento che riguarda la nostra chiesa diocesana negli 800 anni dalla stigmatizzazione di Francesco, avvenuta nel 1224 sul monte della Verna.
Aperto il mercoledì santo con la Messa Crismale, il “Giubileo” proseguirà fino al 4 ottobre e i fedeli avranno la possibilità di incontrare e sperimentare, a Massa, nella chiesa Cattedrale, la misericordia di Dio, attraverso l’esempio di Francesco, alter Christus. Il direttore dell’ufficio scuola Walter Fiani ha delineato i percorsi interpretativi sulle stimmate di Francesco, come espressione dell’Amore di Dio e per Dio: da qui lo sprone ai docenti a non aver paura a lasciarsi “trafiggere” dall’amore che presiede ogni attività educativa.
Il parroco della Cattedrale e direttore dell’Ufficio liturgico, don Samuele Agnesini ha, poi spiegato la genesi di questo giubileo e le motivazioni che lo animano e che sono state messe a fuoco insieme al vescovo fra’ Mario.
“Il ‘giubileo’ – ha detto don Samuele – è un dono che la Penitenzieria Apostolica ha concesso alla chiesa Cattedrale. Pertanto abbiamo fatto nostro lo slogan della famiglia francescana: dalle ferite la vita nuova, per offrire a tutti coloro che lo desiderano la possibilità di ‘rinascere’ immergendosi nell’Amore di Dio che tutto trasforma e guarisce. Credo che delle stimmate vada recuperato non tanto l’aspetto devozionale-miracolistico bensì quello della sequela che ci introduce nel cammino di divinizzazione, cioè quel percorso che, per mezzo della grazia, ci assimila a nostro Signore”.
Don Samuele ha poi precisato il legame che esiste tra le “ferite di Cristo crocifisso” e la Messa Crismale, il momento nel quale, sotto la presidenza del Vescovo, vengono consacrati “gli olii che ci conformano a Cristo, mediante i sacramenti”.
Il vescovo, fra’ Mario Vaccari, nell’omelia, commentando i testi liturgici della Messa, ha posto l’accento sul volto di Dio, descritto come servo sofferente, e sul dono di sé. “Il Dio della vita – ha detto – è sempre presente nella esperienza del Servo sofferente, nei momenti di difficoltà. Alla violenza e all’indifferenza reagirà però con mitezza. Il Dio della vita sa che il male del mondo potrà essere vinto con la pazienza e la fermezza, senza mai dimenticare i poveri e i lontani. Il cuore del Dio della vita guarda a queste persone”.
Da qui l’esortazione a prendersi a cuore i poveri ed essere capaci di gesti d’amore “come il profumo di nardo di Maria di Magdala, che si espande ed effonde il suo inconfondibile aroma”.
Fra’ Mario ha ringraziato gli insegnanti di religione cattolica per il lavoro che svolgono nella scuola, ed ha ricordato che anche durante la recente visita “ad limina” a Roma, e nei colloqui con gli altri vescovi della Toscana, è stato unanime il riconoscimento che la Chiesa attribuisce al docente di religione impegnato quasi in una situazione di frontiera, a testimoniare la fede e aiutando gli studenti a cercare un senso della vita attraverso il confronto con le esperienze religiose dell’umanità.

(R.B.)