Fivizzano: il sindaco Giannetti all’attacco su due delicate questioni

Il primo cittadino ha scritto a Mattarella sul mancato risarcimento per le vittime delle stragi nazifasciste. Ha poi rassicurato sul temuto ridimensionamento dell’ospedale

Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti
Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti

Negli ultimi giorni dell’anno appena concluso il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti, anche nella sua funzione di Presidente dell’Unione di Comuni della Lunigiana, è intervenuto, con comunicati stampa piuttosto risentiti, su due questioni molto sentite nel Comune di Fivizzano, il blocco dei risarcimenti per le vittime delle stragi nazifasciste ed il paventato, da parte, in particolare, del sindaco di Tresana Matteo Mastrini, ridimensionamento degli ospedali lunigianesi. Nonostante “le sentenze passate in giudicato, con provvisionali confermate dalla Suprema Corte di Cassazione, il Mef blocca, oggi, i risarcimenti ai famigliari delle vittime”.

I nomi delle vittime della strage nazifascista messa in atto a Vinca dal 24 al 26 agosto 1944.

Giannetti ricostruisce storicamente i fatti drammatici delle stragi che, nell’estate di sangue del 1944, “azzerarono intere comunità, a Mommio, Vinca, San Terenzo, e seminarono morte e distruzione a Tenerano, Monzone, Gragnola”. Quattrocento furono i civili trucidati e avvolti dall’oblio, dal punto di vista processuale, fino alla scoperta dell’Armadio della Vergogna alla Spezia, nel 1994, e all’apertura dei procedimenti giudiziari col Pm Marco De Paolis. Una volta completate dalle Istituzioni competenti tutte le procedure per i risarcimenti e grazie anche al fondo ristoro del Governo Draghi di 61 milioni, nel 2022, le richieste risarcitorie sono respinte, “con motivazioni che non possono essere applicate ai fatti in questione”. Tutto questo il sindaco Giannetti lo ha scritto nella lettera inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendo un suo “intervento risolutivo”. Anche al Governo viene richiesto di attivare il fondo ristoro di 2 milioni di euro previsto per il 2023, ora “non utilizzato neanche per chi è in possesso di sentenze definitive”.

L'ospedale di Fivizzano
L’ospedale di Fivizzano

Per quanto riguarda la sorte degli ospedali il sindaco garantisce che, dopo aver sentito la dirigente dell’ASL Toscana Nord Ovest Letizia Casani, l’ospedale di Fivizzano non verrà trasformato in Cau (Centro di accoglienza e urgenze), come si temeva, anche da parte del sindaco Mastrini. Questa convinzione è derivata anche dal pensiero del presidente della Regione Eugenio Giani che considera i “piccoli ospedali una risorsa importante sul territorio”.

E l’ospedale di Fivizzano, ha dichiarato Giannetti, “sta rafforzando settori fondamentali come la chirurgia ortopedica specialistica. Anche nel campo della diagnostica potrà svolgere una funzione importante per sfoltire le liste d’attesa, essendo in possesso di strumentazioni idonee, come la nuova Tac di ultima generazione”. Pare, insomma, che gli ospedali lunigianesi, pur vicini, come alcuni della Garfagnana, non subiranno “ridimensionamenti”, ma solo una “riorganizzazione” in funzione di un contenimento della spesa sanitaria, che ha già prodotto l’aumento dell’IRPEF regionale. Speriamo che chi di dovere sia tanto bravo da riorganizzare i servizi sanitari, mantenendoli tutti, magari aumentandoli e, poi, anche ridurre la spesa.

Andreino Fabiani