Una celebrazione con il gruppo donatori e con la presenza del vescovo diocesano
A sessant’anni dalla Fondazione, il Gruppo Donatori di Sangue “Fratres” ha vissuto una giornata davvero intensa, intrisa di ricordi, di volti, di momenti difficili, entusiasmanti … una lunga storia iniziata nel 1963 quando i pionieri gettarono il seme divenuto, nel tempo pianta rigogliosa, nel campo del Volontariato, annaffiata con i valori della solidarietà, della gratuità e dell’altruismo. Domenica 17 dicembre tutta la vallata bagnonese si è stretta attorno ai “suoi Donatori” con affetto e riconoscenza. Alle 10,15 i vari Gruppi “Fratres – Avis – Aido – Misericordia” si sono ritrovati nella sede “Fratres” di Bagnone, in via Cartegni, con i loro labari per iniziare la sfilata del corteo fino al Tempietto del Donatore per la deposizione dei fiori e la lettura della Preghiera, da parte di Alberto Albericci presidente provinciale. Tante le autorità civili e militari, in primis, il sindaco Giovanni Guastalli. Ha prestato servizio la Filarmonica “S. Cecilia” del luogo. Alle 11,15 S. Messa, nella chiesa di San Nicolò, celebrata dal vescovo fra’ Mario Vaccari, coadiuvato dal parroco don Andrea Nizzoli e da don Giovanni Poggiali, assistente spirituale del Gruppo.
“Il Vangelo – ha detto il Vescovo durante l’omelia – ci garantisce che Dio ha un progetto di salvezza per tutti noi. Giovanni Battista è l’inviato del Signore per dare testimonianza delle opere di Gesù. Nessuno può stare alla pari con Lui. Lo stesso Battista riconosce, con umiltà, di non essere degno di slegare, al Messia, il laccio del sandalo. Prepariamo il cuore ad accogliere il Bimbo di Betlem, unico Salvatore. Festeggiamo i Donatori che vivono doveri cristiani, etici, morali ed atti di civiltà superando le ombre dell’indifferenza che, sovente, offuscano la nostra quotidianità”. Il Coro, guidato da Pierfrancesco Carnesecca, ha solennizzato il sacro rito. Prima della benedizione finale, ha preso la parola Paolo Bestazzoni, attuale presidente “Fratres” di Bagnone, affiancato dalla vicepresidente Rita Beccari: “Richiamare alla memoria le persone che hanno fatto la storia del Gruppo – ha detto Bestazzoni – significa non scordare il coriaceo impegno profuso in tempi non facili e carenti di risorse. Donare, oggi, il sangue è una necessità onde assicurare cure ed interventi chirurgici. Non tocca sempre agli altri ricevere. “Gli altri” possiamo essere pure noi. Dovere, dunque, trasmettere ai giovani, entusiasmo e passione dando valore aggiunto all’esistenza. Mai scordare il monito di Papa Francesco “Dobbiamo portare la carezza di Dio ai fratelli che hanno una sofferenza nel cuore”.
Quindi è stato benedetto il nuovo labaro su cui il sindaco ha appuntato una croce d’oro sottolineando che il tessuto sociale bagnonese abbisogna del Volontariato in tutti i suoi rivoli tenendo viva ed attiva la missione concepita e coltivata dai “Fratres” quale messaggio di solidarietà per tutta la comunità. Molto commossi Giuliano Sarselli e Luciano Bicchierai, unici soci fondatori rimasti, con nel cuore, il ricordo di cari amici scomparsi come don Leopoldo Mori e Sergio Ballestracci, storici presidenti. Durante il pranzo sociale, in un noto ristorante della zona, i “Fratres” festeggiati hanno avuto l’onore di ricevere targhe e pergamene direttamente dalle mani del vicepresidente nazionale Luciano Verdiani e dal presidente regionale, con parole di stima e di incoraggiamento per guardare al futuro con rinnovata speranza. Tanti applausi per i Donatori premiati con medaglia d’oro: Marco Veroni, Luca Menghini, Liana Nobili, Franco Fontana, Marta Maffei. Croce d’oro per Riccardo Antolini. Sei decenni di vita associativa sono la prova che la generosità ha trovato terreno fertile fra la nostra gente. Grazie di cuore a tutti i Donatori per quanto hanno fatto e faranno per tutta la cittadinanza e non solo.
Ivana Fornesi