
Una cooperativa che fa lavorare due dozzine di persone. Nuove strutture in gestione e nuove proposte. “Vorrei un servizio di trasporti più efficiente”
“Un bilancio dell’estate 2023? Positivo, anzi molto positivo. Ma il bello è che anche a settembre si continua a lavorare a pieno regime”. A parlare è Pierangelo Caponi, presidente della cooperativa di servizi culturali e per il turismo “Sigeric”, dove guide turistiche, ambientali e alpine qualificate propongono itinerari e visite in Lunigiana, nell’Appennino e nelle Cinque Terre. Tra soci lavoratori, dipendenti non soci e collaboratori stagionali, la forza di “Sigeric” arriva ormai a quasi venticinque persone: molte se pensiamo che la proposta si basa esclusivamente su cultura e turismo, una strada ben avviata ma nella quale c’è ancora molto da fare.

Un turismo che in Lunigiana ha tenuto molto bene, a dispetto del calo di presenze denunciato sia a livello toscano che nazionale: “per quanto ci riguarda i dati dicono che siamo a livello del 2022 quindi senza alcuna diminuzione – spiega Caponi – inoltre c’è la conferma che la stagione turistica si sta allungando, come dimostrano le prime due settimane di settembre. Il clima cambia, la stagione si presta molto bene alle visite e alle escursioni e la Lunigiana dimostra di essere molto richiesta: chi avrebbe pensato solo pochi anni fa che ancora a metà settembre ci fossero gruppi in acqua negli Stretti di Giaredo o turisti a nuotare nelle piscine degli agriturismi?”. E se un piccolo calo di turisti italiani si è registrato, questo è stato ampiamente compensato dagli stranieri, arrivati soprattutto da Belgio, Olanda, Germania e Inghilterra. E poi una tipologia molto interessante: soprattutto famiglie che acquistano pacchetti completi: “certo continuano a chiederci le Cinque Terre – prosegue il presidente di Sigeric – ma ormai solo per un giorno perché si tratta di una escursione sempre più faticosa per l’affollamento dei luoghi. Così noi proponiamo la Lunigiana, in bicicletta o a piedi, i castelli e tutte le altre tante bellezze che il territorio offre e delle quali, per fortuna, c’è ormai una buona conoscenza grazie alle app, ai siti internet, ai social media…”.

Questo vale in modo particolare per le bellezze naturalistiche, quelle più periferiche, molte delle quali fino a pochi anni fa sconosciute anche a quanti in Lunigiana vivono tutto l’anno. Il caso delle cascate, ad esempio: luoghi non sempre facili da reggiungere, ma che sono fonte di forte richiamo per chi ha avuto modo di vederle in foto o descritte nelle guide. E questo significa anche riportare vita in paesi ormai davvero poco popolati. A proposito di castelli, è aumentato il numero di quelli che “Sigeric” ha inserito nel proprio circuito di visite; a manieri “classici” come Pontremoli o Monti, si sono affiancati anche la Brunella di Aulla e, soprattutto, quello di Lusuolo: “Si tratta di un’esperienza che dimostra come quando una realtà ha una apertura fissa e regolare i numeri delle presenze crescono – dice Pierangelo Caponi – così a Lusuolo in poche settimane abbiamo superato i 1.500 ingressi. E anche Fivizzano sta dando ottime risposte: nell’ultimo fine settimana, ad esempio, una cinquantina di persone sono entrate a visitare la mostra degli Uffizi Diffusi nel Museo di San Giovanni”.
E mentre le ragazze e i ragazzi di “Sigeric” continuano a lavorare in questo settembre caratterizzato da temperature tipiche dei mesi di luglio e agosto, si guarda già avanti. Ma a Caponi non chiediamo conto di nuovi progetti per il 2024, bensì di esprimere un desiderio. “Mi piacerebbe una Lunigiana nella quale un turista che arriva senza un’auto propria possa muoversi agevolmente – ci dice – cosa che oggi è praticamente impossibile. Servirebbe una proposta diversa e integrata del Trasporto Pubblico Locale, cosa che oggi non c’è, perché quando anche il servizio è presente è quasi impossibile da comprendere, anche per noi figuriamoci per un turista straniero”. E un sistema di trasporto pubblico locale efficiente sarebbe un’esigenza (e un diritto) anche per chi in Lunigiana vive tutto l’anno.
Paolo Bissoli
Un’estate da tutto esaurito per la Torre nel Bosco

Una delle strutture entrata nell’estate 2023 nella gestione di Sigeric è la Torre nel Bosco: si tratta dell’antichissima casa torre dell’Uliveto sulla collina nei pressi di Canale e non lontano da Ponticello. Un vero e proprio “monumento”, collocato lungo il percorso escursionistico della Via Francigena e ristrutturato dal Comune di Filattiera negli anni scorsi per offrire ospitalità. Un luogo che arriva direttamente dal Medioevo, quando anche le abitazioni dovevano essere fortificate per mettersi in salvo da banditi e scorrerie. La cooperativa Sigeric si è aggiudicata il bando proposto dal Comune e ha investito una cifra importante (circa 20mila euro) per arredarla e renderla appetibile ai turisti. Un ostello “plastic free”, dove sono protagonisti solo la pietra e il legno e nella quale Sigeric ha inserito una dotazione accogliente ma essenziale, con scelte nette come quella di non dotarla di televisione. “Abbiamo iniziato a proporla a metà giugno e siamo soddisfatti – spiega Caponi – tanto che nelle otto settimane di luglio e agosto abbiamo fatto il pieno: pellegrini, certo, ma anche molte famiglie con bambini che hanno utilizzato la casa torre come base per escursioni in tutto il territorio. Se qualche anno fa proporre una struttura del genere poteva apparire folle, oggi c’è uno spazio crescente proprio per luoghi come questo”. (p. biss.)