
Dopo oltre un anno di lavori di adeguamento sismico e di efficientamento energetico. Al taglio del nastro presenti anche il presidente della Regione, Giani, e il vescovo Fra’ Mario

Un municipio completamente nuovo. Una festa per tutta la città. A Villafranca è stato inaugurato, sabato 22 luglio, il nuovo palazzo comunale: i lavori sono andati avanti per oltre un anno, con i dipendenti e gli uffici trasferiti nei locali del vecchio asilo, ma adesso sono tornati a ‘casa’, in una struttura completamene rinnovata. Il vecchio palazzo infatti è stato interessato da lavori di adeguamento sismico attesi da tempo. Negli anni passati si sono susseguiti studi, carotaggi, trivellazioni per verificare lo stato del municipio e si è deciso di intervenite. Due i finanziamenti ottenuti: uno relativo all’adeguamento sismico e l’altro all’efficientamento energetico.

“Miglioramento sismico, nuovi impianti meccanici, rifacimento dell’impianto elettrico sono alcuni dei lavori svolti – ha evidenziato il sindaco Filippo Bellesi – ricordiamo anche le opere interne, come il rifacimento della pavimentazione, delle pareti e dell’illuminazione. Il costo complessivo è stato di 850mila euro, finanziati in parte dal comune e in parte su bandi della regione Toscana”. I progettisti sono stati Fabrizio Boni, Franco Braga, lo studio Sita, Marco Lorenzani e Cristian Gelardi. Il vecchio palazzo era stato costruito in due tempi, la parte più vecchia risaliva agli anni Cinquanta, quella più recente agli anni Settanta, quindi gli interventi si sono resi necessari, per la sicurezza dei dipendenti e di tutti i cittadini.

Alla presentazione tante autorità, lunigianesi e non solo, c’erano la senatrice Susanna Donatella Campione, Andrea Barabotti, Giacomo Bugliani, il progettista Boni che ha elencato i lavori svolti, Gianni Lorenzetti presidente della della nostra provincia, il vice prefetto Antonino Volpe, il tenore Alessandro Bazzali. “L’inaugurazione – ha aggiunto il primo cittadino – è un momento solenne per Villafranca, il municipio è il cuore di una comunità che si sente parte di un’unica realtà. L’identità di una comunità si nutre di simboli capaci di essere identificabili dalla stessa comunità, che li ha scelti con la sua storia e la sua cultura, icone condivise capaci di proteggere le nostre tradizioni e metterle a servizio di tutti”. In conclusione, prima del taglio del nastro, l’intervento del presidente della Regione Eugenio Giani. “è la festa di Villafranca e di tutta la Toscana – ha detto – gli edifici pubblici devono garantire sicurezza. L’Italia è il paese dei comuni, che hanno radici antichissime e rappresentano identità da migliaia di anni. Ricordiamo che la Lunigiana è l’unica terra di cui Dante parla bene nella Divina Commedia, visto che ha potuto essere presente al trattato di pace tra i Malaspina e il vescovo di Luni”. La benedizione è stata affidata al parroco don Giovanni Barbieri e al vescovo Mario Vaccari. “Questo è un gesto concreto – ha detto il vescovo – le istituzioni devono muoversi verso il bene comune. Altro valore importante la sinergia: lavorando assieme e superando il conflitto si ottengono risultati concreti”.
Monica Leoncini