La sindaca Folloni “è stato un fulmine a ciel sereno”, con la sensazione che alle amministrative dell’anno prossimo ci possa essere questo duello
“Per il momento non voglio aggiungere nulla a quanto ho già dichiarato nelle poche righe in cui ufficializzo le mie dimissioni. Ci sarà poi tempo per svolgere le dovute valutazioni. Adesso non voglio alimentare polemiche ma solo continuare a svolgere il ruolo di consigliere comunale con serietà e dedizione come del resto ho sempre fatto”.
Così ha risposto alle nostre domande l’ormai ex assessore di Filattiera, Giovanni Longinotti, che lo scorso 23 maggio ha depositato in Comune le sue dimissioni da assessore “con la presente – si legge nel documento – sono a comunicare la restituzione delle deleghe di assessore del Comune di Filattiera. Per rispetto degli elettori e della fiducia che hanno espresso nei miei confronti, resterò come consigliere comunale impegnandomi a dare il mio contributo, come ho sempre fatto, per la soluzione dei problemi dei miei concittadini che devono affrontare difficoltà causate dalla marginalità del nostro comune e dell’intero territorio a partire dalla fruizione dei servizi sociali e sanitari”. Perché secondo l’assessore dimissionario “il tema della salute e dei servizi che devono essere garantiti ai cittadini sia di interesse primario, a partire dalle strutture necessarie per accogliere i medici di base e che non possa essere messo in discussione o depotenziato a causa di perdita di tempo e senza ambizioni personali”.
Intanto la sindaca, Annalisa Folloni, si dice sorpresa da questa iniziativa del suo, ormai ex, componente della giunta “è stato un fulmine a ciel sereno non avendo mai espresso dissensi sull’operato dell’amministrazione e in assenza di contrasti espressi su azioni specifiche”. Tanto che, assicura la prima cittadina “ha sempre partecipato e votato a favore su tutti gli atti”. Ma promette che questo “strappo” non influirà sul lavoro dell’amministrazione “che continuerà, come sempre, con impegno e dedizione per portare a compimento tutte le opere in corso”. E nessun risultato ha avuto neanche un incontro “chiarificatore” che si è tenuto sabato scorso e che ha visto, in realtà, le parti rimanere ferme sulle rispettive posizione. Tante che la prima cittadina si è già messa al lavoro per trovare il sostituto di Longinotti.
Secondo alcune voci di corridoio, non confermate dai diretti interessati, la proverbiale “goccia” che avrebbe fatto traboccare il vaso del già incrinato rapporto tra l’assessore e la sindaca sarebbe stato la richiesta della prima cittadina di approvare una delibera di giunta concedendo poco tempo a Longinotti per poter visionare l’atto. Ma al di là del più o meno credibile incidente diplomatico “finale”, è inutile negare che la tensione tra la sindaca e Longinotti era già stata alta, precisamente nel maggio 2020 quando la Folloni decise di revocare tutte le funzioni all’ex assessore che in quel momento era anche vicesindaco. Una scelta che (secondo voci di corridoio mai ufficializzate dai diretti interessati) pare fosse motivata da atteggiamenti, in pieno lockdown, da parte di Longinotti non graditi dalla sindaca. Solo nel febbraio 2021 c’è stata la restituzione delle deleghe a Longinotti ma senza quella da vicesindaco. La sensazione è che in quella occasione si sia creata, tra Folloni e Longinotti, una netta frattura che non si è più riusciti a rimarginare. E inevitabilmente, dopo questo decisivo strappo, non si può non pensare al fatto che, il prossimo anno, Filattiera tornerà al voto con l’ipotesi, più che realistica, che Longinotti possa voler sfidare la Folloni per la poltrona di sindaco. In quest’ottica si parlerebbe anche di un possibile accordo di Longinotti con parte del centrodestra per un possibile appoggio in vista della sua candidatura a primo cittadino. Ovviamente sono ancora voci che circolano in attesa di conferme ufficiali da parte dei diretti interessati ma che testimoniano un clima di fermento a Filattiera in vista delle prossime elezioni comunali.
(Riccardo Sordi)
