
Un’ occasione per l’incontro con padre Ravera

Si è svolta, sabato scorso, una gita-pellegrinaggio al Santuario Mariano di Oropa e alla città di Biella organizzata dal Gruppo Caritas parrocchiale del duomo di Pontremoli, accompagnato dal parroco don Graziano Galeotti, che è stata anche occasione per incontrare padre Dario Ravera, per più di un decennio parroco del duomo di Pontremoli ed ora inviato dalla sua congregazione – i Missionari della Consolata – a svolgere il suo ministero nella comunità “Casa speranza” nella diocesi di Biella.
Il maestoso santuario, posto a 1159 m di altezza, circondato da splendide montagne, appare come una potente dimostrazione di fede e spiritualità. Nel 1957 Papa Pio XII lo ha elevato alla dignità di basilica minore, inserendolo nel sistema dei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia. Il Sacro Monte, su cui sorge la chiesa originaria, è stato dichiarato nel 2003 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
La tradizione vuole che la fondazione del santuario, risalente al IV sec., sia avvenuta per volontà di S. Eusebio, vescovo di Vercelli. Egli avrebbe portato ad Oropa la statua della Madonna Nera ritrovata a Gerusalemme, che la tradizione vuole scolpita dall’apostolo ed evangelista S. Luca. Di certo c’è che Eusebio diffuse in quel periodo il Cristianesimo nelle valli biellesi ancora pagane.
La statua gotica della Madonna Nera, opera di uno scultore e intagliatore valdostano sconosciuto, si venera nel Santuario dalla prima metà del Trecento. Alla Vergine sono attribuiti miracoli e grazie particolari, fra cui l’aver salvato la città di Biella dalla peste del 600. In epoca barocca il santuario ebbe una grande espansione architettonica grazie anche alla protezione di Casa Savoia.
Architetti illustri furono attivi ad Oropa: Filippo Juvara, Ignazio Galletti e Guarino Guarini. Le bellezze architettoniche e naturalistiche e il fascino particolare suscitato dall’immagine della Madonna Nera hanno immerso i pellegrini in un clima di armonia e grazia.
La chiesa che ospita la statua originale della Madonna Nera è il luogo più mistico del Santuario, il silenzio assoluto dà spazio alla preghiera e al raccoglimento interiore.
La Santa Messa qui concelebrata da don Graziano e padre Dario ha permesso di assaporare un momento di grande emozione spirituale e di condivisione di un percorso di fede.
Nel pomeriggio, terminato il pranzo, consumato in un ottimo ristorante, e salutato padre Dario, che si è detto felice e grato per l’attestazione di amicizia dimostrata dalla comitiva, composta in prevalenza da suoi ex parrocchiani, c’è stato il tempo per una breve visita guidata alla città di Biella.
Città dalle origini antichissime, vive il suo grande momento di sviluppo economico nel 1800 con la rivoluzione industriale, soprattutto nel settore dei filati. La piazza del Duomo, ricca di edifici con diversi stili architettonici di notevole pregio, testimonia le varie epoche che hanno costituito la storia complessa della città. Il clima conviviale creatosi ha caratterizzato il ritorno sviluppando legami di coinvolgimento emotivo così importanti per la vita delle nostre parrocchie.
P. B.