Con il Vescovo Mario
Concludendo il nostro percorso di formazione alla fine dell’anno pastorale abbiamo vissuto una giornata di spiritualità insieme al nostro delegato vescovile, don Leonardo Biancalani, accompagnato per l’occasione dal vescovo Mario e dal vicario generale don Marino Navalesi.
Siamo andati in pellegrinaggio alla chiesa del Gesù a Perugia, nel centro storico della città. Meta scelta con uno scopo ben preciso: vicino alla chiesa vi era il carcere del Sopramuro dove fu imprigionato per circa un anno San Francesco dopo la battaglia di Collestrada del 1202 tra Perugia ed Assisi. La posa della prima pietra della chiesa avvenne il 4 maggio 1562 su progetto del gesuita Giovanni Tristano per volontà del vescovo di Perugia cardinale Fulvio della Corgna, protettore della Compagnia di Gesù nata nel 1534 per opera dello spagnolo sant’Ignazio di Loyola. Accolti dal rettore della chiesa, don Mauro Angelini, abbiamo celebrato l’Eucarestia e condiviso un momento di agape fraterna.
Nel primo pomeriggio abbiamo visitato gli oratori dei nobili e degli artisti custoditi nei sotterranei nella chiesa; un terzo, quello dei contadini, è momentaneamente chiuso per restauro. Gli Oratori sono posti secondo la gerarchia sociale: più in alto è l’Oratorio della Congregazione dei Nobili, quindi quello degli Artisti e Mercanti, in basso quello dei Contadini. Quest’ultimo, a differenza degli altri e per accentuare la diversità sociale, aveva l’accesso esterno, fuori delle mura.
I Gesuiti, in quanto ordine religioso difensore e promotore della cultura post-tridentina, hanno facilitato e promosso questa cultura della separazione sociale. Successivamente la rimozione antigesuitica e antipapale poi, si è esplicata anche nel patrimonio artistico, tanto che questi magnifici oratori barocchi sono diventati dei luoghi chiusi e segreti anche per i residenti, destinati quindi all’oblio.
Una giornata intensa di spiritualità, di arte, di fraternità per riscoprire attraverso anche la storia le radici vere e profonde del diaconato anche in quella che è stata la vicenda storica di san Francesco d’Assisi. Una giornata al di là dell’accoglienza del rettore e delle cose belle viste e delle parole ascoltate, per i diaconi una giornata di fraternità da incorniciare con il proprio vescovo che ci ha fatto riscoprire il vero “essere diaconi” a servizio della nostra chiesa.
d. Riccardo Vergassola
coordinatore diaconi
diocesi di Massa Carrara – Pontremoli