
Lunghe opere di consolidamento e messa in sicurezza nel tratto del Comune di Podenzana in Val di Vara



Un muro può apparentemente apparire come un qualcosa di banale, di scontato. Non è così, soprattutto quando prima della sua realizzazione una strada di importante collegamento tra diverse zone era messa in pericolo ed infine interrotta dal franare della collina sovrastante. Questa brutta storia ha visto il termine con la recente conclusione dei lavori di consolidamento del versane a monte della Strada Provinciale n. 13 in Località Sant’Andrea di Montedivalli, nel territorio comunale di Podenzana.
Il cantiere aveva avuto inizio il 21 giugno 2021 e ora la sua chiusura ha permesso il ripristino regolare della viabilità, dopo che il semaforo che regolava il senso unico alternato per lungo tempo aveva modificato anche la vita di quanti quotidianamente usufruivano di questa importante via di comunicazione che collega la Val di Vara con Ceparana, quindi con La Spezia e la Lunigiana.
L’ammontare dell’importo dei lavori è stato pari a 322.835,40 euro: un investimento rilevante da parte del Ministero dell’Interno, ottenuto dal Comune di Podenzana grazie alla disponibilità di contributi relativi all’anno 2019 e destinati ad interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.
Proprio a fianco dell’opera realizzata parte la strada che sale all’antica Pieve di Sant’Andrea di Castello; un percorso all’imbocco del quale è stata ora apposta una nuova segnaletica che vuole evidenziare il tracciato della “Via Marchesana”, un itinerario antico tra storia, arte e natura. Il progetto della viabilità storica centro-settentrionale coinvolge i comuni di Zeri, Tresana, Podenzana ed Aulla, ed è stato di recente cofinanziato con fondi europei. Come noto si tratta di un percorso che veniva utilizzato nel Medioevo da parte dei Malaspina, signori di numerosi territori in Lunigiana, per raggiungere i propri feudi in Emilia, Lombardia e Piemonte.
Un progetto attraverso il quale oggi la Regione Toscana intende offrire sostegno ad investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche ed informazioni su piccola scala, nonché alle medesime tipologie di proprietà pubblica. Da questa e da altre opere di prossima valorizzazione uscirà indubbiamente valorizzato anche il sito in cui sorge la Pieve suddetta, riaperta al culto l’11 dicembre 2011 e fino ad ora mai sufficientemente valorizzata, anche a causa della scarsa affluenza da parte della popolazione locale. Eppure si tratta di uno dei monumenti più importanti di tutta l’area, sia per l’architettura che mostra sia per le opere d’arte che si conservano al suo interno. Nel prossimo futuro, non appena saranno disponibili nuovi finanziamenti, dovrebbe essere realizzato il progetto di riapertura della strada che sale dalla Provinciale, collegamento antico per la Pieve e che necessita della messa in sicurezza e che una volta realizzato ricostituirà l’originario accesso all’edificio sacro.