

Pontremoli ha una sezione staccata dell’Archivio di Stato di Massa, con un patrimonio di documenti indispensabile per la ricerca culturale. Accoglie i materiali della Comunità prodotti dopo l’incendio del 1495; sono il più consistente patrimonio presente nell’Archivio collocato nell’ex-convento agostiniano della SS. Annunziata, ora proprietà demaniale data in comodato d’uso. La sezione c’è dal 1968, dipendeva dal Ministero dell’Interno, ora da quello dei Beni Culturali; il personale assegnato ha fatto l’inventario di tutte le carte secondo i canoni dell’archivistica. Un altro reparto è costituito dai documenti dell’archivio del collegio notarile della città, conservati in un grande armadio, anch’esso traslocato all’Annunziata, redatti fino all’ultimo notaio comunale, che fu Mario Angella.
Casualmente, durante il restauro di alcune sue filze e protocolli furono rinvenute molti frammenti di pergamene di età classica, liturgico-musicali, ebraiche del Talmud e varie, alcune preziose e rare del sec. XII, che riutilizzate facevano da copertina a testi di notevole importanza. Del totale degli 800 pezzi inventariati, 80 furono esposti in mostra e poi pubblicati nel volume Codicum fragmenta (Edizioni ETS, Pisa 1999) di Patrizia Radicchi e Ilaria Zolesi, coordinatrici scientifiche insieme a Olga Raffo direttrice dell’Archivio di Massa e a Hillel Sermoneta; hanno collaborato anche Cesare Del Giudice e Graziella Matteoni, utilissima funzionaria della sezione di Pontremoli con esperienza e memoria per l’identificazione. Sono stati versati anche dati anagrafici, per il periodo 1849-1865 ci sono i documenti relativi a Zeri, a Berceto. Dopo gli incendi nazifascisti che distrussero le carte comunali, furono molto utili agli emigrati, anche dell’alta valle del Verde, per provare la discendenza da famiglie italiane, per avere la doppia cittadinanza. Depositi importanti sono i registri catastali utili ai geometri e ingegneri, c’è pure copia del catasto Leopoldino (anche on-line), e il catasto presso Massa. Gli archivi privati sono versati per atto volontario. Chiuso per crepe dal 2019. Quale il suo futuro? (m.l.s.)