Per l’amministrazione è “Un piano che rilancia la citta”, “è solo un libro dei sogni” replica la minoranza
Un “piano per mettere in atto un rilancio della città”, come sostiene la maggioranza o “un grande libro dei sogni difficilmente perseguibile” come ritiene la minoranza? Con ogni probabilità si dovrà attendere qualche anno per avere una risposta chiara, quel che è apparso chiaro da subito e che sono state proprie le linee programmatiche dei lavori pubblici del triennio 2023 – 2025 a destare il maggiore interesse, e conseguente dibattito, nel corso dell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto sabato mattina nelle stanze della Rosa. Un elenco lungo e dettagliato quello sciorinato dall’assessore ai lavori pubblici, Gianmarco Corchia. Tra questi ne segnaliamo solo alcuni, in primis l’annuncio tanto atteso che ad aprile dovrebbero iniziare i lavori al ponte Zambeccari (per complessi 1,8 milioni di euro), e poi i lavori da 200 mila euro per la sostituzione “a macchia di leopardo” di alcuni dei piagnoni più rovinati nel centro storico, la realizzazione della passerella pedonale a fianco del ponte dei Quattro Santi, lavori di demolizione dell’ex asilo di via Sforza e riconversione in un centro Polifunzionale, lavori per la creazione di un circuito turistico presso gli stretti di Giaredo, riqualificazione dei marciapiedi alla SS. Annunziata, anche per migliorare il transito dei pellegrini della Francigena. Insomma un elenco davvero corposo, e questa è solo una parte, di opere inserite nel piano triennale.
“Si tratta tutte di opere importanti ma la sensazione è che molte di queste rischino di rimanere scritte negli atti di questo consiglio” ha sottolineato il consigliere di minoranza, Mario Bassi, “per fare sì che diventino realtà c’è bisogno di trovare i finanziamenti e poi seguire tutte le iniziative necessarie per mettere in moto i cantieri”, con la collega Elena Battaglia che invitava l’amministrazione a stabilire un cronoprogramma dettagliato “altrimenti pare solo un libro dei sogni” mentre la capogruppo di minoranza, Elisabetta Sordi evidenziava come “vanno benissimo questi progetti. Ma a volte bastano anche le piccole cose, penso ad esempio agli stretti di Giaredo di cui spesso è difficile trovare l’accesso perché vengono tolti i cartelli con le indicazioni”. O andando alla ripavimentazione del centro storico sottolinea come “l’amministrazione ha fatto una scelta, che non condividiamo ma legittima, di mantenere il traffico nel centro storico. Ci pare un evidente controsenso spendere una cifra importante per la sostituzione dei piagnoni se poi il giorno dopo si permette il passaggio indiscriminato di automobili e mezzi pesanti. Sottoponendo le pietre ad uno stress che evidentemente non possono sostenere per lungo tempo”.
Sulla questione dei finanziamenti l’assessore, Manuel Buttini ha voluto mettere in chiaro “che la maggior parte delle opere previste per il 2023 hanno ottenuto un finanziamento”. Più conciliante il sindaco, Jacopo Ferri, che ha convenuto sulla difficoltà di riuscire a portare a termine le opere presentate “spesso ottenuto il finanziamento pensiamo che la vicenda sia conclusa mentre in realtà le pratiche vanno seguite e monitorate con attenzione come suggeriva il consigliere Bassi”. Evidenziando che il piano triennale “può considerarsi un programma di consigliatura ed anche più in là. E ci sono alcune opere inserite anche perché questo rappresenta un passaggio necessario proprio per riuscire a reperire quei finanziamenti a cui si fa riferimento”. Ma sottolineando che ci sono importanti opere pronte a partire a breve “come il ponte Zambeccari, la passerella a fianco del ponte dei Quattro Santi e la ripavimentazione di piazza della Repubblica. Un’opera importante e necessaria e si cercherà di farla di modo che possa durare nel tempo”. Durante il consiglio si è poi ratificato il Patto di gemellaggio tra il Comune di Pontremoli e il Comune di Nerviano e successivamente la modifica al regolamento di polizia mortuaria permettendo anche ai non residenti e senza legami famigliari di venire sepolti a Pontremoli, ma con una tariffa doppia.
(Riccardo Sordi)
Le interpellanze della minoranza
Il consiglio si è poi concluso con tre interpellanze dell’opposizione tutte illustrate dalla capogruppo Elisabetta Sordi. A partire dalla richiesta di chiarimenti relativamente alle problematiche per quanto concerne l’illuminazione pubblica nella frazione di Gravagna che “molto spesso, in caso di maltempo, saltava lasciando il paese senza elettricità”. Il sindaco ha evidenziato come non sia stato facile scoprire la problematica dovuta “probabilmente ad un plafond da cui filtrava la pioggia e con l’umidità faceva saltare l’elettricità. Vedremo ora con le prime piogge se il problema è stato risolto”. Altra interrogazione è stata quella relativa all’utilizzo della Biblioteca comunale come spazio di Coworking che, evidenziava la Sordi, “mette in difficoltà sia i lavoratori che i fruitori della Biblioteca, permette l’accesso ai coworkers di entrare negli spazi della Biblioteca in orari di chiusura al pubblico senza controllo e soprattutto toglie alla Biblioteca spazi per realizzare iniziative di promozione e cultura”. Il sindaco ha assicurato che si tratta di una soluzione provvisoria e che si sta studiando per trovare una nuova collocazione ai coworkers. Ultima interpellanza sulla sicurezza del percorso di ingresso dei bambini alla scuola primaria di via IV novembre, da lungo tempo interessata da lavori. “Capiamo i disagi, ma purtroppo – ha detto il sindaco – i lavori si sono protratti oltre le attese, lavori che si dovrebbero concludere con la fine dell’anno scolastico”. (r.s.)