Un Sinodo che vuole spingere la Chiesa verso  le periferie del mondo

Iniziato con il primo incontro, a Massa, il lavoro dei “Cantieri zonali”

L’incontro nella chiesa di San Pio X a Massa

Nel pomeriggio di domenica 19 febbraio si è svolto nella chiesa di San Pio X, a Massa, il “Cantiere zonale” del Cammino Sinodale per i vicariati di Massa e Montignoso: primo dei quattro momenti di lavoro comunitario in programma nella nostra diocesi. All’incontro, che si inserisce nell’attività di preparazione del Sinodo, avviata nel 2021, hanno preso parte laici e consacrati, delegati, membri di gruppi o associazioni che hanno voluto condividere la loro esperienza in relazione ad uno dei tre ambiti indicati: “Giovani e scuola”, “Povertà e volontariato”, “Disabilità e sofferenza”.
All’evento era presente anche il sindaco di Massa, Francesco Persiani, che ha dato il suo contributo, da fedele e da primo cittadino, all’interno di uno dei due gruppi di lavoro dedicati alle problematiche giovanili e scolastiche. La prima parte dell’incontro, svoltasi in assemblea, prevedeva la lettura del Vangelo domenicale e un intervento da parte del Vescovo. Fra’ Mario ha ricordato che “il cammino sinodale vuole arrivare ad ascoltare le persone che normalmente non frequentano la Chiesa o si sentono lontane da essa” ed ha aggiunto che ricorda a tutti i cristiani “il loro essere responsabili della comunità a cui appartengono”; in virtù del battesimo, infatti, tutti i fedeli sono chiamati a dare il loro contributo e a realizzare una “Chiesa in uscita” come quella auspicata da Papa Francesco.

I prossimi “Cantieri zonali” avranno luogo il 19 marzo nella chiesa di San Colombano per il Vicariato di Pontremoli, il 16 aprile nella chiesa della SS. Annunziata a Bassagrande per quello di Carrara e il 23 aprile nella chiesa di Maria SS. Ausiliatrice per vicariati di Aulla e Fivizzano.

In seguito, i presenti all’incontro sono stati suddivisi in dieci gruppi (ciascuno dei quali moderato da un “facilitatore”), che hanno iniziato i tavoli di lavoro finalizzati alla condivisione su uno dei tre ambiti proposti. Al termine del tempo stabilito, l’assemblea si è ricostituita per un momento finale: ciascun facilitatore ha esposto, in termini essenziali, quanto emerso dallo scambio appena concluso e su di un cartellone appositamente preparato è stata incollata una “impronta” con sopra scritta una parola in grado di riassumere al meglio il lavoro di ogni gruppo.
“Relazione”, “rete”, “generatività”, “condivisione”, “umiltà”: sono solo alcuni dei termini che indicano le questioni più ricorrenti emerse nella condivisione finale. Tutti gli intervenuti, ad esempio (pur operando in ambiti diversi), hanno sottolineato la necessità di creare sinergie lavorando insieme: laici e ordinati, uffici diocesani e istituzioni, volontari di associazioni con carismi e storie diverse.
Ben sei dei dieci gruppi formati si sono confrontati sul tema “Povertà e Volontariato”, una problematica complessa ed attualissima: sono molte, infatti, le “povertà” del mondo di oggi e non si tratta più esclusivamente di indigenza economica. “Dal confronto svoltosi nel nostro gruppo sono emerse le povertà interiori, le difficoltà che riguardano la mancanza di amore, di compagnia, di affetto, ha spiegato un facilitatore, le esperienze che ci siamo raccontati danno idea di quanto ci sia bisogno di relazioni empatiche in cui nessuno si senta un gradino sopra l’altro”.
Il vescovo Mario, prendendo nuovamente la parola al termine dell’incontro, ha espresso tutta la sua soddisfazione per quanto emerso: “Possiamo dire che oggi Gesù ha camminato con noi. Non ce ne siamo resi conto subito, come i discepoli di Emmaus, ma ce lo testimonia la gioia che è emersa dalle parole dei facilitatori. Dobbiamo andare insieme verso le ‘periferie’ di cui ci siamo occupati in questo incontro perché giovani, poveri e malati sono ai margini della nostra società. Gesù ci accompagna verso di loro: questo è il Sinodo”.

Irene Bertelloni