L’impresa di un’Italia mondiale

A Bagnone è andato in scena lo spettacolo teatrale “Italia-Brasile 3 a 2”

La facciata del teatro "Quartieri" a Bagnone
La facciata del teatro “Quartieri” a Bagnone

Ci ricordiamo della Lunigiana dei cinema e dei teatri, quella di un po’ di anni fa che oggi sembra un ricordo lontano? In passato c’erano proiezioni cinematografiche a Terrarossa e ad Aulla, una stagione teatrale a Pontremoli e si poteva raggiungere il teatro Civico alla Spezia anche grazie alla corriera che il Liceo classico statale Leopardi di Aulla metteva a disposizione non soltanto dei suoi studenti ma anche di genitori e amici.
Oggi sono rimaste due sale cinematografiche: a Pontremoli, dove il cinema Manzoni è aperto grazie al volontariato locale, e a Villafranca.
Senza soluzione di continuità (salvo la pausa per Covid) è la stagione teatrale al Quartieri di Bagnone che, in questa edizione 2022-23, comprende sei spettacoli. Il primo si è svolto domenica 11 dicembre con l’Ensemble di Ottoni e Percussioni dell’ORT (Orchestra Regionale Toscana), che ha presentato “Jazz Sebastian B(ach)rass”: una coinvolgente rivisitazione di Bach fra jazz, narrazione e inaspettate trovate musicali, con interessanti arrangiamenti di Demetrio Bonvecchio.
Giovedì 19 gennaio il secondo appuntamento con la versione aggiornata dello spettacolo teatrale “Italia-Brasile 3 a 2”. Un eccezionale Davide Enia ha dato alla sua performance un ritmo davvero coinvolgente. Supportato da musiche di scena particolarmente suggestive, eseguite da un duo chitarra e batteria, il bravo attore ha tenuto il palco in modo davvero eccezionale davanti ad un pubblico particolarmente attento e divertito, che ha potuto rivivere le imprese di ‘eroi immortali’ come Rossi, Zoff, Conti, Falcao, Socrates… anche attraverso una divertente modalità di assistere alla partita di una famiglia palermitana.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 5 e 6 febbraio con “La bisbetica domata” di William Shakespeare. In fondo questa nostra Lunigiana non è poi così depressa, come ebbe a scrivere negli anni Sessanta Roberto Micheloni sul nostro giornale, e proprio ripartendo da questi sprazzi di luce teatrale e cinematografica si potrebbe tornare a dare impulso a questo ambito di cultura lunigianese, a partire dall’utilizzo della Rosa, il bellissimo teatro settecentesco che, in passato, ha presentato stagioni teatrali di tutto rispetto, accogliendo un pubblico numeroso ed entusiasta.

Fabrizio Rosi