Un altro tassello nella lenta trasformazione delle aree ferroviarie dismesse dopo la realizzazione della nuova stazione aullese agli Sprini. Ma rimane irrisolto il problema del “nodo viario” tra Statale 62 e 63.
Le ferrovie non più utilizzate che attraversano il centro di Aulla stanno per trovare nuova vita. A quasi 18 anni da quando l’ultimo treno ha percorso il tracciato storico della Pontremolese e a 15 da dallo spostamento nella nuova stazione agli Sprini della connessione con la linea della Garfagnana, è arrivato l’annuncio dell’imminente inizio del cantiere per la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale nella vecchia ferrovia. Dopo essere entrato in possesso delle aree ferroviarie dismesse tra il 2005 e il 2008, il Comune di Aulla ha ottenuto 1,6 milioni di euro dal Ministero del Turismo per finanziare il progetto.
A quasi 4 anni dai primi tavoli tecnici in cui Comune, Regione e Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB) hanno cominciato a pianificare l’intervento, lo scorso 18 gennaio il sindaco Valettini ha presentato il progetto che trasformerà i tracciati ferroviari inutilizzati che attraversano Aulla in nuovi percorsi ciclo-pedonali che collegheranno la zona nord e quella a sud della cittadina. La pista ciclo-pedonale, larghezza minima di 3,50 metri e due corsie per il transito delle biciclette, sarà dotata anche di un passaggio pedonale con larghezza minima di 1 metro. Il tracciato sarà completamente illuminato e partirà dall’ex passaggio a livello della vecchia linea della Garfagnana sulla Statale del Cerreto, in via del Popolo; da lì attraverserà il ponte ferroviario sull’Aulella e, giunto sull’altra sponda, devierà a destra per raggiungere la vecchia linea Parma – La Spezia su una strada interpoderale sulla riva sinistra del torrente.
Il ricongiungimento avverrà con la vecchia Pontremolese nell’area della fontana della Camilla, nel quartiere Matteotti. Da quel punto, il tracciato procede per circa 300 metri sulla linea dismessa dietro le case popolari del quartiere, fino all’imbocco della galleria Brunetto. Lo stop al percorso in quel punto, complice anche un titolo del comunicato stampa che giocava ambiguamente con le parole, ha portato un po’ di delusione, evidente sui gruppi social di Aulla, tra chi pensava che il progetto riguardasse la realizzazione del percorso ciclopedonale sul sedime della vecchia linea fino alla stazione dismessa di Albiano-Caprigliola, come auspicato da anni da FIAB e dalle associazioni ambientalisti del territorio: di questo secondo stralcio si parlerà forse in futuro. Finanziato nel progetto è invece il recupero del ponte ferroviario parallelo alla Statale all’ingresso sud di Aulla. Qui è prevista la realizzazione di un “parco lineare urbano” che andrà dall’attraversamento della Statale del Cerreto alla fonte della Camilla.
Nell’area di innesto con la Statale 63 il parco ospiterà un parco giochi, con la possibilità di organizzarvi piccoli eventi, e vi sarà posizionata una fontana. All’estremo opposto, un dosso di attraversamento pedonale e una rotatoria garantiranno il collegamento con il Quartiere Matteotti. I progettisti hanno predisposto, lungo i 160 metri che corrono in parallelo alla Statale della Cisa sull’ex ponte ferroviario, il mantenimento del binario a memoria della ferrovia che ha caratterizzato e condizionato lo sviluppo degli insediamenti di fondovalle della Lunigiana. Al termine dei 200 giorni di lavoro previsti, l’entrata sud di Aulla si presenterà ben diversa da come si è stati abituati a vederla fino ad oggi. La sua “rigenerazione” rappresenta un tassello in più nella lenta opera di recupero alla città delle aree ferroviarie dismesse cominciata con la passeggiata ricavata sul percorso dalla stazione di Terrarossa all’area del casello autostradale e proseguita con l’insediamento del polo scolastico e la prossima realizzazione della Casa della Salute e delle nuove case popolari nell’area del vecchio scalo cittadino. A completamento di questi interventi, tuttavia, manca ancora un assetto viario al passo con i tempi e con i volumi di traffico di una città in cui le due statali passano ancora in pieno centro urbano provocando problemi di congestione e inquinamento: della soluzione al “nodo viario di Aulla” si parla da tempo, ma progetti e risorse economiche sono ancora di là da venire.
(Davide Tondani)