Sul ponte Zambeccari e il parco eolico si infiamma il consiglio

Il sindaco annuncia i fondi per il ponte ma la minoranza replica “dopo così tanto tempo c’è poco da festeggiare”

Il ponte Zambeccari con il cartello di divieto di accesso da via Roma verso il ponte dei Quattro Santi
Il ponte Zambeccari con il cartello di divieto di accesso da via Roma verso il ponte dei Quattro Santi

Anche se si trattava di un consiglio comunale “tecnico” chiamato ad approvare gli assestamenti di bilancio entro la scadenza del 31 luglio, non c’è dubbio che gli argomenti di maggior dibattito ed interesse sono stati quelli relativi alle interrogazioni e mozioni presentate dalla minoranza di “Pontremoli Più”, relative al ponte Zambeccari e al progetto di realizzazione di un parco eolico sul crinale Cisa-Cirone. Sul ponte Zambeccari la discussione è stata, inevitabilmente, preceduta dalla notizia che, finalmente, i finanziamenti per avviare i lavori sono arrivati a destinazione. “Devo dire che quando c’è stata la crisi del Governo Draghi mi sono molto preoccupato. Perché, si sa, quando si verificano queste situazioni si possono accelerare le pratiche oppure rischiano di insabbiarsi definitivamente. Per fortuna la nostra era già molto avanti e si è verificato il primo caso, permettendo alla fine di arrivare a fondi importanti per risolvere questa problematica nella viabilità della città”. Così ha annunciato la notizia il sindaco, Jacopo Ferri, segnalando la propria soddisfazione per l’arrivo dei i fondi dal Ministero delle Infrastrutture. Andando nello specifico del finanziamento, si tratta della somma complessiva pari ad 1.700.000 euro, di cui 1.373.339,24 euro spendibile subito e quella di 326.660,76 euro nel 2023. Per quel che riguarda le opere che saranno necessarie a riaprire il ponte nella sua interezza, si presume che interesseranno il rifacimento completo dei marciapiedi (che furono aggiunti in un secondo tempo alla struttura costruita 107 anni fa), il ripristino delle parti che presentano ammaloramenti (cioè deterioramenti significativi) e il probabile raddoppio dell’intera soletta del ponte. Per quanto concerne la tempistica di realizzazione dell’opera il sindaco sottolinea come “non siamo stati con le mani in mano e ci siamo portati avanti con la realizzazione del progetto esecutivo. Ora possiamo approfittare di questi mesi estivi per avviare tutti gli iter burocratici relativi all’affidamento della gara di appalto. La speranza è che, per l’inizio di autunno si possa iniziare con i lavori, sperando di poter concludere l’opera entro la fine dell’anno o comunque entro i primi mesi del 2023”. La minoranza ha quindi chiesto chiarimenti su come sarà organizzato il traffico durante la fase di lavori “la speranza – ha evidenziato Ferri – è che si possa mantenere la circolazione sul ponte, con traffico alternato, anche durante la fase di realizzazione dell’opera. Però su questo punto prima di poter dare una risposta sarà necessario un confronto con la ditta che si occuperà dei lavori per valutare se questo sarà possibile”. Dalle opposizioni le critiche sono arrivate sia durante il consiglio che successivamente tramite un comunicato stampa “dopo anni di enormi disagi e danni per i cittadini e le attività, il Sindaco ha annunciato con toni trionfali che sarebbe arrivato il finanziamento ministeriale per mettere in sicurezza, finalmente, il ponte Zambeccari”. E dalla minoranza evidenziano come le prime segnalazione delle criticità del ponte “risalgono al 2013, questa maggioranza avrebbe dovuto intervenire anni fa. E invece ha abbandonato al degrado il ponte principale della città per impiegare i denari pubblici in asfalti elettorali”.

Il crinale appenninico tra la Cisa e il Cirone con il Groppo del Vescovo

Tensioni anche sulla questione del progetto del parco eolico con la minoranza che, per voce del consigliere Matteo Bola, ha prima presentato un’interrogazione chiedendo quale sia il coinvolgimento dell’amministrazione nel progetto, ed in particolare dell’assessore, Gianmarco Corchia, e poi una mozione in cui si impegna l’amministrazione a bocciare progetti di parchi eolici sul passo incriminato visto il suo alto valore naturale e paesaggistico, impegnando l’amministrazione alla ricerca di siti più idonei. Il sindaco ha risposto evidenziando che ha avuto solo un incontro informale con il gruppo proponente il progetto, annunciando a breve un prossimo incontro più istituzionale con la giunta. Mentre, per quanto concerne l’assessore Corchia “si è recato solo una volta, come privato cittadino, ad un incontro organizzato da questa società proprio per evitare possibili strumentalizzazioni”. E ha quindi chiesto di posticipare al prossimo consiglio il voto sulla mozione in attesa di conoscere più nel dettaglio le proposte dell’azienda, annunciando il suo voto contrario in caso la minoranza avesse deciso di presentarla ugualmente. Ferri ha comunque voluto evidenziare che “il nostro resta solo un parere non vincolante e l’ultima parola resta in mano alla Regione che può decidere in maniera diversa da quanto indicato dal Comune”. La minoranza ha scelto di non rinviare la mozione, scatenando l’ira della vicesindaca, Clara Cavellini e dell’assessore Manuel Buttini che ha parlato di una proposta della minoranza “pretestuosa e polemica. Sono contento di aver votato nel 2013 contro la mozione che bocciò il progetto che era stato portato avanti da un’azienda seria ed affidabile”. La minoranza ha quindi spiegato che il voler presentare nuovamente la mozione non era un atto pretestuoso “ma per dare un chiaro indirizzo politico sulla vicenda. Secondo noi il crinale tra il Passo della Cisa e il Passo del Cirone è da tutelare per il pregio ambientale e paesaggistico, come del resto riconosciuto anche dal Piano di Indirizzo Territoriale”. La mozione è stata quindi bocciata con il solo voto favorevole dei consiglieri di opposizione. (r.s.)