Petacchi si ricandida: “lista civica aperta a persone di buona volontà”

Zeri verso le elezioni comunali. Il sindaco uscente ufficializza che correrà per il bis

Una veduta di Zeri
Una veduta di Zeri

“Sì, ho sciolto la riserva in queste settimane e sono pronto a ricandidarmi per guidare il Comune di Zeri per altri cinque anni”: non ha dubbi il sindaco Cristian Petacchi (nella foto in alto) nel rispondere alla domanda di rito a circa tre mesi dalle elezioni comunali di primavera. Cinque anni passati in un lampo, un’esperienza che il primo cittadino giudica molto positiva sia livello personale (“ho vissuto una fase di crescita importante: una legislatura da sindaco vale una laurea!”) sia per i risultati ottenuti (“abbiamo ristrutturato il Comune che ora economicamente gode di ottima salute e ha un ruolo ben oltre i confini comunali”). “Un’esperienza totalizzante, sempre sul pezzo h24 – spiega – intervenendo in prima persona per risolvere problemi grandi e piccoli ma anche svolgendo un ruolo amministrativo e uno politico. Posso dire con soddisfazione che ora Zeri è uno dei comuni che ha più peso a livello comprensoriale, uno di quelli che si confronta con i comuni degli altri comprensori e una realtà che nei prossimi anni avrà a disposizione importanti risorse economiche da investire nel nostro territorio”.

Il sindaco di Zeri Cristian Petacchi
Il sindaco di Zeri Cristian Petacchi

La data delle elezioni non è ancora stata fissata, ma dovrebbe essere tra aprile e maggio; un appuntamento in vista del quale a Zeri si vociferava sulla possibilità che a correre ci potesse essere solo una lista, quella del sindaco uscente: “non credo proprio – risponde Petacchi – i competitor ci saranno come dimostrano i movimenti di persone, le telefonate e i messaggini arrivati ad alcuni elettori qui a Zeri”. Quindi non dovrebbero esserci sorprese e la lista di Petacchi (cinque anni fa alla guida di “Zeri Rinasce”) non dovrebbe essere l’unica in corsa, fatto che altrimenti richiederebbe la partecipazione della metà più uno degli elettori per la validità della competizione elettorale; un risultato non scontato visto che cinque anni fa i votanti furono il 48%, in una realtà fortemente condizionata dalla presenza di molti residenti all’estero. In vista della sfida di primavera il sindaco uscente si dice fiducioso, sentendosi forte di un ruolo e di un riconoscimento che va oltre il livello comprensoriale: “siamo interlocutori con tutti gli altri Enti, mi confronto costantemente con gli altri sindaci, con il presidente della Provincia e con quello della Regione e le prospettive per continuare a ottenere risultati importanti per Zeri ci sono tutte”. Anche per quanto riguarda la squadra con la quale presentarsi agli elettori Cristian Petacchi non ha dubbi: “Io parlo con tutti, costruisco rapporti con tutti, ma sono politicamente libero e non rispondo a logiche di partito – chiarisce – non ho nessuna tessera in tasca e non desidero averne. Anche questa volta la mia sarà una lista civica e naturalmente sarà aperta ai contributi di persone vere e autentiche, che abbiano voglia di fare e di impegnarsi nell’esclusivo interesse della gente e non per la ricerca del potere fine a se stesso”. Riconferma scontata, dunque? “Nemmeno per sogno – conclude Petacchi – in Comuni piccoli come il nostro, il voto di poche persone può fare la differenza. Ma siamo anche consapevoli di avere dalla nostra il vantaggio che se ci confrontiamo sui fatti e sulle cose reali non temiamo la concorrenza di nessuno, perché in questi cinque anni a Zeri è cambiato tutto”. Paolo Bissoli

Il segretario Stefano Ferrari: “Il PD è pronto al confronto”

Stefano Ferrari, presidente della Cooperativa di Comunità “Radice di Lunigiana”
Stefano Ferrari, segretario comunale del Pd di Zeri

Stefano Ferrari , imprenditore turistico, impegnato nel volontariato ma – visto l’argomento – soprattutto segretario del Partito Democratico di Zeri non ha dubbi: “nessuna preclusione con nessuno tanto meno con l’attuale sindaco con il quale siamo ben disponibili ad aprire un tavolo di confronto”. Una strategia concordata con il PD a livello provinciale e che non prevede liste proprie bensì di confrontarsi per stabilire un rapporto di alleanze che permettano al partito di sostenere la candidatura a sindaco di Petacchi. E Ferrari ci tiene a smentire la possibilità che lui possa essere un’alternativa al sindaco uscente: “Non ho mai pensato di candidarmi, né di prendere iniziative in tal senso – spiega – ma sono ben disponibile insieme al segretario provinciale Manenti ad aprire un confronto sui temi e i programmi, avendo ben presente che in territori come il nostro è sempre più difficile svolgere dei ruoli politici”. Nelle prossime settimane è dunque probabile che possano essere programmate riunioni per formalizzare ipotesi e strategie che fino ad ora si sono limitate ad abboccamenti, incontri e scambi di opinioni.