Peste suina: divieto di caccia in tutta la Provincia

Un’ordinanza del presidente regionale Giani sospende l’attività venatoria fino al 31 gennaio

Un branco di cinghiali
Un branco di cinghiali

A causa della peste suina africana niente più caccia nella Provincia di Massa Carrara. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha infatti firmato un’ordinanza che vieta l’attività venatoria vagante con l’ausilio del cane, quella collettiva al cinghiale e l’attività di controllo e contenimento del cinghiale eseguita in modalità collettiva fino a tutto il 31 gennaio nell’intera provincia di Massa Carrara, cioè nel territorio che corrisponde all’Atc (Ambito territoriale di caccia) numero 13. Una decisione che ha lo scopo di contenere la peste suina africana, i cui primi casi si sono registrati all’inizio dell’anno in provincia di Alessandria e poi in Liguria, vicino ai confini regionali. Il virus rappresenta un serio rischio epidemico per i suini allevati determinando, date le caratteristiche, un elevato indice di morbilità e mortalità con conseguenze dirette ed indirette sulle produzioni della filiera regionale. è per questo che si rende necessario controllare la diffusione della malattia nei cinghiali anche per proteggere i suini allevati. L’ordinanza, oltre a sospendere l’attività venatoria prevede anche il rafforzamento della sorveglianza passiva attraverso l’esecuzione di battute di ricerca attiva delle carcasse di cinghiale, prioritariamente nella provincia di Massa Carrara. Al tempo stesso nell’intera area viene incoraggiata e accelerata la macellazione dei suini negli allevamenti familiari e saranno intensificate e rafforzate la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili e verificate le condizioni di biosicurezza degli allevamenti. In seguito l’ordinanza potrà essere reiterata in base alla situazione epidemiologica.

E alta è l’attenzione a Pontremoli dove il sindaco, Jacopo Ferri ha predisposto un osservatorio locale grazie alle squadre di caccia che hanno il compito di riferire con immediatezza eventuali anomalie presenti sul territorio. Il delegato del sindaco al controllo dei cinghiali e delle problematiche ad essi collegate, Michele Lecchini, si sta avvalendo dell’esperienza di Francesco Marafetti, profondo conoscitore del territorio e delle problematiche legate alla presenza degli ungulati. Domenica 15 gennaio, diversi cacciatori sono usciti nelle montagne del Pontremolese in “perlustrazione” con l’impegno di segnalare in tempo reale, eventuali problematiche. L’amministrazione di Pontremoli invita chiunque avvisti sul territorio comunale cinghiali morti o apparentemente malati a segnalarlo subito al numero. 01874601235 in orari di ufficio, scattando possibilmente foto e geolocalizzando la zona di avvistamento se possibile.

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