Un’altra buona settimana ha chiuso il mese di ottobre, che, forse per conservare la buona nomea che – certo non in tutte le regioni – si era guadagnato, deve aver architettato chissà cosa per convincere novembre ad accollarsene l’ultima perturbazione. In effetti, le previsioni avevano indicato le prime piogge già domenica 31, ma il sistema frontale ha indugiato sul Piemonte per poi dissolversi prima di proseguire verso E e SE, mentre all’estremo Sud l’acuto maltempo che aveva disastrato il versante jonico della Sicilia andava finalmente quietandosi.
In realtà, quindi, l’ultima perturbazione di ottobre si è limitata a interessare l’estremo NW della Penisola cedendo poi il passo alla prima di novembre, che si è rivelata assai più attiva della ‘sorella’ del giorno precedente. L’ultimo giorno di ottobre, in tal modo, è trascorso tranquillo e asciutto senza ulteriore incremento delle precipitazioni.
La gradita resipiscenza ottobrina è stata pagata con gli interessi fin dallo scattare della mezzanotte a cavallo dei due mesi: la pioggia, debole, ma fitta e continua, è scesa per tutta la notte e la mattina, andando man mano intensificandosi. Sui rilievi e lungo la fascia costiera, spirava lo scirocco, che recava le maggiori precipitazioni all’interno e sull’alta Lunigiana in particolare; calma di vento, nubi basse e foschie densissime al limite della nebbia d’avvezione regnavano nelle valli unitamente alla pioggia. Nelle ore centrali e pomeridiane, la pioggia si è via via intensificata e, dopo le ore 15, è caduta con vento da N-NW (tramontana scura), che ha recato pure un certo calo della temperatura. I fenomeni si sono poi placati tra le 18 e le 19 al trasferirsi della perturbazione verso levante.
Diffusi gli accumuli giornalieri di 70-80 mm a fondovalle, con punte di oltre 120 mm nei siti montani più irrorati. Più contenuti gli apporti nella Lunigiana orientale (40-60 mm) e ancor più modesti lungo la fascia costiera (15-20 mm). Al suo esordio, quindi, novembre ha voluto dare un saggio della sua proverbiale piovosità riversando in meno di 24 ore dove un quarto e dove fino a un terzo della ‘razione mensile’ che gli spetta secondo i canoni climatici.
La scheda del ‘giudizio’ di ottobre, tornando al mese appena congedatosi, non propone sorprese. L’acqua si è concentrata nei giorni dal 2 al 6 e poi il 21, ma con il grosso caduto nei soli due giorni 4 e 21. I totali in giro per la provincia sono tutti inferiori alla norma con deficit compresi fra il 40% e il 60%; si sono misurati 132,2 mm a Pontremoli-Verdeno, 98,8 a Villafranca-Ghiaione, 122,6 a Gragnola e 76,4 a Massa. In campo termico, i valori minimi contenuti (scarto -1,1°C) e le massime solo un poco superiori alla norma (scarto +0,5°C) vedono prevalere un tenue segno negativo, quindi un ottobre nel complesso appena più fresco rispetto alla norma 1991-2020.
A Pontremoli, la media di 13,3°C risulta di 0,3°C sotto il riferimento trentennale. L’aspetto più gradevole di ottobre 2021 sono senza dubbio i 14 giorni di prevalente sereno (contro i 10 misti e i 7 coperti) che hanno fatto ascendere le ore di sole oltre quota 190 e sancito il quarto ottobre più soleggiato a far data dal 1994.
a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni