Si è tenuto sabato 23 ottobre il primo consiglio comunale. Nominati gli assessori e assegnate le deleghe. Qualche piccola stoccata dall’opposizione
Primo consiglio comunale a Bagnone, con il giuramento del nuovo sindaco, Giovanni Guastalli. Con poche e semplici parole ma tanta emozione, il primo cittadino ha espresso il suo giuramento, in una sala consiliare piena di amici arrivati per sostenere la nuova squadra, che si è insediata nel segno della continuità con la precedente amministrazione. Il primo cittadino ha nominato vicesindaco e assessore, affidando deleghe ai consiglieri che lavoreranno con lui.
“L’augurio che faccio a tutto il gruppo – ha detto Guastalli – è quello di poter lavorare bene, poter discutere nelle sedi istituzionali, sempre nel rispetto dei ruoli, senza polemica sterile, col confronto utile si producono risultati. Ho giurato sulla Costituzione, ma tutti dovremmo impegnarci in questo, spetta anche all’amministrazione preoccuparsi dei valori da conservare. Bagnone deve essere un paese che include e non esclude, io sarò aperto al confronto con la minoranza, che annovera persone con cui sono amico”.
Come tutti si aspettavano, le persone più votate durante le elezioni hanno ottenuto i ruoli più importanti: Paola Manganelli è stata nominata vice sindaco, con le deleghe alle politiche sociali, caccia e pesca, mentre Giacomo Cariati è diventato assessore all’urbanistica, attività produttive, promozione del territorio, il sindaco ha tenuto bilancio, personale e lavori pubblici. Anche i consiglieri hanno ottenuto deleghe: Marika Ghironi si occuperà di sport e scuola, Giulia Marconi politiche giovanili, associazionismo, sarà responsabile della comunicazione istituzionale, Luca Menghini manutenzione del territorio, rapporti con le frazioni e protezione civile, Giuseppe Bazzali è capogruppo, con delega all’ambiente, Luigi Leonardi cultura e turismo. Tra i banchi dell’opposizione mancava il capolista Marco Negrari. Aveva già detto che, in caso di sconfitta, non si sarebbe seduto in minoranza, per motivi familiari, quindi sono entrati Michele Olivieri, Alberto Santini e Daniel Forciniti. La minoranza ha chiesto la presidenza del consiglio, che invece è stata affidata a Leonardi, il suo vice sarà Alberto Santini. In Unione di Comuni, assieme al sindaco, andranno Bazzali e Santini. Un po’ di polemica c’è stata, anche se era la prima seduta, da parte della minoranza. “Noi rivolgiamo gli auguri alla nuova amministrazione – ha detto Michele Olivieri – affinché lavori per il bene del nostro comune, i problemi sono tanti. L’elettorato ha scelto la continuità, invece sarebbe servita una netta e forte discontinuità. Buona parte della comunità ha comunque espresso volontà di cambiamento. Vogliamo lanciare una piccola sfida alla maggioranza, quella di provare a costruire un rapporto diverso con la cosa pubblica, noi e l’intera comunità vorremmo ricevere risposte. Il nostro ruolo sarà propositivo, punterà a salvaguardare l’interesse del nostro paese, con la volontà di dialogare e fornire un contributo positivo”. Secca la risposta del neo assessore Cariati. “La comunità che ci ha votato non si è sbagliata – ha detto -, ha scelto la continuità perché tante cose sono state fatte, ha visto la realizzazione di opere, concretezza e non parole”. (Monica Leoncini)