
La presentazione delle liste. Molte conferme in “Cara Puntremal” anche se non c’è la Baracchini. Punta decisamente su volti nuovi “Pontremoli più”.

Due liste erano attese e due liste sono state. Non ci sono stati colpi di scena dell’ultimo minuto per quanto concerne i candidati a sindaco a Pontremoli per le elezioni comunali del 3 e 4 ottobre: da un lato troviamo l’ormai tradizionale lista di “Cara Puntremal”, sotto il cui simbolo si trova rappresentata la coalizione di centrodestra e che propone, come già anticipato nelle settimane precedenti, come candidato sindaco l’attuale capogruppo di maggioranza Jacopo Ferri. Lo schieramento di centrosinistra risponde, anche in questo notizia già ufficializzata da qualche tempo, con il nome della consigliera Pd Elisabetta Sordi, che guida la lista “Pontremoli più”. Il mantra nella composizione della lista “Cara Puntremal” è senza dubbio quello di “squadra che vince non si cambia”. Infatti con l’unica, anche se decisamente significativa, eccezione della sindaca uscente, Lucia Baracchini, tutti i consiglieri di maggioranza in carica sono stati confermati in blocco. Le novità per “Cara Puntremal” arrivano soprattutto sul versante femminile con tre new entry: Annalisa Clerici, Matilde Marino e Paola Lumachelli (anche se quest’ultima era già stata candidata con “Cara Puntremal” nel 2016), a cui si aggiunge la rappresentanza maschile di Daniele Castellotti. è invece una “via di mezzo” l’ultimo candidato rimasto della lista, ovvero Paolo Parodi, perchè se è vero che non fa parte del gruppo dei consiglieri comunali uscenti, è comunque operativo all’interno dell’attuale macchina amministrativa con il ruolo di delegato alla famiglia.

“È un’ottima squadra – sottolinea con orgoglio il candidato sindaco Jacopo Ferri – con alcune conferme e alcune novità. Ci saranno esperienze rodate per completare le tante cose iniziate e energie fresche per dare slancio al nostro lavoro. Tutti, ma proprio tutti, ci metteremo a disposizione dei cittadini con umiltà, dedizione, ma sopratutto amore per Pontremoli”. Tra i principi cardine che Ferri intende mettere in campo in questa campagna elettorale ci sono senza dubbio “la presenza, la disponibilità, la dedizione a Pontremoli. Questi sono i principi inderogabili che ci hanno sempre ispirato e che ci ispireranno. Mai contro, ma sempre per costruire e non distruggere, proporre e non delegittimare”. E poi “la priorità assoluta sarà ripartire dopo la pandemia riprendendo in pieno le politiche per la valorizzazione turistica che così bene sono state sviluppate e sostenute da Lucia. Con un ritorno di presenze sul territorio mai registrate prima”.

“Pontremoli più” risponde presentando, quasi inevitabilmente, molti più volti nuovi rispetto alla lista avversaria. Anche se non mancano nomi già noti alla politica locale, come il consigliere uscente Matteo Bola o l’ex assessore, durante l’amministrazione guidata da Franco Gussoni, Mario Bassi. “Abbiamo messo in campo una squadra di persone serie, competenti, oneste e trasparenti – evidenzia la Sordi – che dimostrano ogni giorno nel lavoro e nell’impegno per gli altri, di voler contribuire a costruire un futuro migliore. Oggi il nostro impegno è per Pontremoli, per il nostro futuro: abbiamo tutte le qualità per far tornare a crescere la nostra città, farla diventare luogo di cultura, di crescita, di sviluppo”. Per quanto concerne le priorità la Sordi le individua nel sapere intercettare i fondi per rilanciare la città. “I risultati di questi ultimi dieci anni di amministrazione ci consegnano una città che si sta spopolando inesorabilmente – sottolinea la candidata sindaco – in cui le opportunità di lavoro e di crescita scarseggiano. è necessario invertire la tendenza e questo è il momento giusto. Le risorse in arrivo del PNRR – conclude la Sordi – offrono una straordinaria occasione di sviluppo e di crescita, ma per sfruttare queste opportunità bisogna saper progettare il futuro, pensare a uno sviluppo di lungo termine, superare l’immobilismo dell’amministrazione uscente che ci ha confinato a un ruolo di paese. Dobbiamo diventare il motore di sviluppo della Lunigiana”. (r.s.)