
Grande successo tecnico e di pubblico per la gara a tappe sulle strade della val di Magra

Viene dalla Borgogna, ha 18 anni, è figlio e nipote d’arte – il padre Miguel nel 2000 fu campione olimpico nel mountain bike – e ha già in tasca un contratto per il professionismo: Lenny Martinez è il primo francese a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro del Giro della Lunigiana, svoltosi tra giovedì 2 e domenica 5 settembre. Giunto alla partenza della corsa nei panni del favorito, il giovane francese, con l’ausilio di una nazionale fortissima che ritornava sulle strade lunigianesi dopo 14 anni, non ha deluso le attese. Già nella prima tappa, una durissima Fiumaretta – Spezia che attraversava le Cinque Terre, i francesi hanno ottenuto la vittoria con Rolland e il secondo posto con Martinez, capace di staccare tutti gli avversari nell’ascesa finale di Biassa.

Nella seconda tappa, dopo la volata di gruppo nella frazione del mattino a Marinella (doppietta veneta con vittoria di Alberto Bruttomesso su Giovanni Longato), il traguardo pomeridiano al termine dell’ascesa a Fosdinovo sorrideva al piemontese Manuel Oioli, che selezionava un gruppo di fuggitivi formatosi nella prima parte della frazione; ma nel gruppo dei migliori è stato ancora Martinez a produrre un’azione irresistibile che ha distanziato gli avversari diretti, andando a indossare la maglia verde di leader della classifica generale. A suggellare il dominio del transalpino mancava la vittoria di tappa, giunta sabato nella tappa di Fivizzano. Un percorso nervosissimo, con due giri di Monti, l’ascesa ad Agnino e il doppio circuito di Moncigoli-Posara, ha visto Martinez alzare le braccia al cielo regolando nella volata nel borgo mediceo un gruppo di una trentina di unità. Nella tappa finale, domenica, a Martinez è bastato controllare gli avversari nelle due scalate a Ortonovo che hanno preceduto l’arrivo a Casano. La vittoria di tappa è andata ancora ad Oioli, che torna a casa con due vittorie di tappa, la maglia della classifica a punti e quella dei gpm.

Sul podio finale della corsa a tappe più prestigiosa a livello internazionale per la categoria juniores, assieme a Martinez, è salito, oltre al veneto Alessandro Pinarello, giunto terzo e, al secondo posto, Ludovico Crescioli, scalatore toscano di Mastromarco che corre per il colori della Casano Matec, il team di Luni organizzatore della gara: un corridore che si sta formando sulle strade della Val di Magra e al Giro della Lunigiana si è distinto per regolarità; è mancato l’assolo ma è stato sempre con i migliori, cedendo solo pochi secondi al vincitore sui traguardi di Spezia e Fosdinovo, dando una grande soddisfazione al Casano, che si presentava ai nastri di partenza senza uno dei suoi atleti più prestigiosi, il massese Matteo Lapo Bozicevich, impegnato a rappresentare l’Italia alla rassegna continentale e al mondiale di ciclismo su pista. (Davide Tondani)
Grande successo organizzativo dopo un anno di stop
La scommessa è stata vinta, meritatamente. Non era facile, per gli organizzatori della Società Sportiva Casano rimettere in strada il Giro di Lunigiana, dopo la sofferta rinuncia del 2020 dovuta alla pandemia. Convincere gli enti locali a ospitare partenze e arrivi, nonostante le incertezze normative legate al distanziamento sociale e catturare sponsorizzazioni in un periodo di grandi interrogativi per gli operatori economici di Lunigiana e Val di Magra, erano due imprese dagli esiti non scontati. Dal lavoro dei vertici del Casano, capitanati dal presidente Michele Ricci e dal direttore generale Marco Danese, è uscito un Giro della Lunigiana che si conferma patrimonio sportivo e sociale dell’intero comprensorio. Lo testimonia il successo di pubblico lungo le strade (Marinella e Fivizzano i due arrivi con più gente all’arrivo), la presenza dei vertici della Federazione ciclistica e diversi ex atleti, come Cipollini e Bennati, convinti testimonial dell’evento. Dal punto di vista agonistico, le quattro tappe hanno offerto un percorso dalle caratteristiche tecniche uniche per equilibrio e selettività: non a caso il Lunigiana continua ad essere considerato il più prestigioso palcoscenico internazionale della categoria 17-18 anni; un palcoscenico su cui quest’anno sono salite 8 rappresentative nazionali e 15 regionali italiane. Si tratta di numeri il cui peso non è soltanto sportivo: corridori, staff, famigliari, stampa rappresentano una carovana di 400 persone che per 5 giorni ha soggiornato in zona e veicolato l’immagine della Lunigiana storica a livello nazionale e internazionale. Il service televisivo di Ciclismo Live ha permesso di proiettare le immagini dei luoghi attraversati, tanto vari quanto suggestivi, dalla strada Litoranea delle Cinque Terre alle colline della Lunigiana interna, finalmente tornata ad ospitare un arrivo di tappa, dalla elegante prospettiva di via Chiodo di Spezia alle storiche piazze degli Aranci a Massa e Medicea a Fivizzano. La consapevolezza di quanto tutto questo possa essere importante per il territorio sta crescendo: «un paio di sindaci hanno già dato la disponibilità per ospitare la corsa l’anno prossimo ma anche quest’anno la presenza degli amministratori locali nelle località di partenza e arrivo ha dimostrato che c’è fiducia nell’evento che abbiamo allestito», afferma Marco Danese, “regista” della manifestazione. Il grande lavoro sul piano della comunicazione, con uno staff che ha coperto social network e web tv in maniera capillare, ha consolidato la ripartenza del Giro, dopo anni sofferti, tra precarietà economico-organizzative e lo stop del Covid. È sulla base di questi successi che con l’autunno inizierà a prendere forma il Giro della Lunigiana 2022, la vetrina dei campioni di domani. (d.t.)