Nella Giornata sacerdotale 2021 celebrata a Marina di Carrara
Nella solennità del Sacro Cuore di Gesù, venerdì 11 giugno, si è celebrata in diocesi la Giornata della fraternità sacerdotale nei locali della parrocchia della Ss.ma Annunziata a Bassagrande; alla presenza del vescovo Gianni Ambrosio, amministratore apostolico, numerosi sono stati i sacerdoti e i diaconi convenuti per vivere insieme un tempo di preghiera e di riflessione. “La preghiera è innanzi tutto ‘ascolto’ di Dio – ha aperto il suo discorso al clero mons. Ambrosio – il cristiano è l’uomo che ascolta Dio attraverso la sua Parola, attraverso la storia, la quotidianità con le sue prove e le sue luci”.
E a proposito di ascolto, il vescovo Gianni ha dichiarato come in questi mesi di presenza in diocesi abbia avuto modo di ascoltare sacerdoti e laici, esprimendo adesso alcuni punti sui quali concentrare l’attenzione. Anzitutto l’invito per i sacerdoti e i diaconi è di crescere nella consapevolezza di sentirsi custoditi e amati dal Padre, perché solo l’amore di Dio rende capaci di curare e di custodire i fratelli. «La comunione è una reciproca custodia orante, a cominciare da noi preti, dal nostro presbiterio per arrivare alle comunità che serviamo».
Mons. Ambrosio ha proposto un segno per concretizzare questo atteggiamento, l’apertura cioè di una borsa di studio per i seminaristi per condividere l’impegno formativo dei giovani che si avvicinano al ministero del sacerdozio.
Poi si è soffermato sul tempo che stiamo vivendo, non solo in relazione alla pandemia e alle sue conseguenze, ma anche in merito alla “sede vacante” della diocesi.
A detta di mons. Ambrosio sarebbe pericoloso considerare questo tempo come “vuoto” e di mera transizione nell’attesa del nuovo vescovo, ma la giusta prospettiva è di considerarlo come kairòs: “Grazie alla venuta di Dio sulla terra, il tempo umano, iniziato nella creazione, ha raggiunto la sua pienezza, nel senso che ogni momento è una possibilità concreta che è offerta a ciascuno di noi, perché a ciascuno di noi è dato di incontrare Cristo nella sua Chiesa”.
Terza indicazione è quella di inserirsi nel cammino sinodale, recuperando le indicazioni del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze del 2015, come emerso nell’ultima assemblea dei vescovi italiani. Mons. Ambrosio ha spiegato che non c’è da attendere un documento da cui partire, ma si tratta di ripensare la missione della Chiesa oggi sotto il profilo sinodale, ascoltando lo Spirito, ascoltando le comunità, tenendo conto delle realtà e delle necessità.
Quindi nell’ottica di un percorso intrapreso dalle diocesi italiane, la proposta di mons. Ambrosio è quella di un incontro del clero a settembre che preceda una assemblea diocesana assieme ai laici, per un cammino di rinnovamento della Chiesa, partendo dall’esperienza della pandemia e riprendendo in mano l’Evangelii Gaudium.
Prima della celebrazione eucaristica, la Giornata sacerdotale è proseguita con il ricordo degli anniversari di ordinazione sacerdotale per alcuni confratelli, dove mons. Ambrosio ha consegnato delle medaglie commemorative per 60, 50 e 25 anni di Messa: sono stati festeggiati anche 25 anni di ordinazione per alcuni diaconi. “Cari confratelli – ha detto il vescovo Gianni nel corso dell’omelia – il Cuore di Cristo ci interpella come discepoli chiamati ad essere al servizio dell’amore di Dio svolgendo il ministero a cui siamo stati chiamati. Quel Cuore trafitto svela il senso della vita, perché lì è aperta per noi la porta della vita, lì troviamo la grazia di un’esistenza vissuta come amore, lì troviamo la Chiesa che nasce, lì ci dissetiamo alla sorgente sempre viva del ministero che svolgiamo e dei sacramenti che celebriamo”.
Per sottolineare questa realtà, mons. Ambrosio ha concluso la S. Messa con un momento di adorazione eucaristica, concludendo con la benedizione. (df)