
Donate da un anonimo imprenditore quattro piante olivo inserite in due rotonde cittadine

è attorno agli anni ’60 che avviene il “battesimo”delle prime rotatorie (rotonda, o rondò dal francese rondeau), nel nostro Paese, con la funzione di moderare e snellire il traffico evitando incolonnamenti in probabili semafori. Questo tipo di intersezione a raso, fra due o più strade, ha avuto nei decenni un successo enorme tanto da diffondersi ovunque, con il supporto degli Enti gestori delle strade e grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea. C’è da dire che talvolta le rotonde sono “fiorite” senza vere necessità, anzi creando intoppi ed aumentando smog in quanto, in base al Codice della Strada, i veicoli circolanti all’interno della rotatoria hanno la precedenza rispetto a quelli che vi accedono. Anche Bagnone ha due rotonde. Situate rispettivamente di fronte al complesso scolastico, in località Grottò, e all’imbocco del ponte degli Alpini, o alla fine, a seconda della scelta da percorrere per raggiungere località a monte del capoluogo. Si tratta di due rotonde all’indubbia bellezza, anche grazie alla presenza di quattro piante d’olivo (tre nella prima e uno nella seconda), offerti con generosità da un lunigianese che, portando lontano i valori della nostra terra, ha fatto parecchia strada nel mondo del lavoro, affermandosi come imprenditore senza perdere la semplicità e senza recidere le radici con il territorio. E così l’amico lunigianese, che vuole mantenere l’anonimato, ha davvero impreziosito le rotonde, ben curate da parte del Comune di Bagnone. Rallegrando la vista di chi transita o passeggia nei dintorni.
Ivana Fornesi