Bagnone, ricominciamo dall’arte

Si è svolta  “Arte in Borgo”, quest’anno nel segno della speranza

34arte-in-borgo-bagnone-2020L’Arte per andare oltre le difficoltà, l’arte come speranza; è stato forse questo il motivo di fondo che ha condotto la quarta edizione di Arte in Borgo, la manifestazione culturale promossa dal Comune di Bagnone in collaborazione con l’associazione Donne di Luna e con la direzione artistica di Gianpiero Brunelli.
Se pur ridotta come numero di sezioni che come durata, l’evento ha riscosso comunque notevole interesse sia come visite alle mostre che come presenza alle due conferenze inserite nel programma: ll Barocco Pontremolese come elemento caratterizzante di un periodo storico in Lunigiana. Magistralmente presentata dal Prof. Luciano Bertocchi, storico dell’Arte e – la Natività e la Passione di Cristo da Mantegna a Guttuso – il tema sacro interpretato dai grandi maestri a cura di Gianpiero Brunelli, direttore Artistico di Arte in Borgo e Tina Pedrazzini. In una avvincente e dotta disquisizione il prof Bertocchi ha illustrato quel formidabile periodo storico, sociale e culturale attraversato da Pontremoli successivamente all’annessione al Granducato di Toscana nel 1650 e che ne vedrà la trasformazione da borgo in città, grazie a una favorevole congiuntura politica ed economica chi si concretizzerà in circa duecento anni, con la costruzione di palazzi signorili e chiese che lasceranno quell’impronta barocca che ancora oggi possiamo ammirare.
La conversazione tenuta da Gianpiero Brunelli e Tina Pedrazzini sul tema della Natività e Passione di Cristo aveva lo scopo di analizzare, in una breve excursus storico artistico, come alcuni grandi maestri hanno interpretato, secondo la loro rispettive personalità artistiche e in relazione al periodo di appartenenza, questi avvenimenti che hanno attraversato la storia.
Per quanto riguarda le mostre, particolare interessa ha riscontrato la performance di tre artisti dell’associazione Madonnari di Bergamo che il giorno 16 agosto hanno realizzato opere a gessetto e pastello su pannelli in legno sotto i portici di piazza Roma attorniati, in continuo, da numerose persone e bambini attratti dalla grande abilità tecnica di questi artisti di strada che era un po’ la novità di questa edizione e inserita dal direttore artistico Brunelli non solo per offrire come sempre una proposta artistica ad ampio raggio, ma anche come segno di solidarietà verso la popolazione bergamasca forse tra quelle più fortemente colpite dalla pandemia in corso.
Nel teatro Quartieri, la Pinacoteca Garavaldi, focus centrale di ogni edizione di Arte in Borgo ha ospitato quattro sculture di Bruno Pozzi in cui legno e metallo si abbracciano in un vortice di plastica sensualità dove elementi astratti che si ispirano a forme barocche assumono un significato di assoluta modernità dentro “gabbie” metalliche che ne enfatizzano l’energia insita. Nel foyer del teatro la mostra di Acqua e di Terra, di Antonio Maioli era infine un omaggio alla pittura fatta di colore e luce, che racconta, in punta di spatola, di silenzi inesplorati, nascosti dentro l’intimità delle cose e rivelati attraverso un percorso artistico sempre rivolto alla purezza dei contenuti, in cui la natura è il riferimento costante.