La festa della Madonna del Carmine a Cerignano

Ha rinnovato la propria devozione la piccola comunità fivizzanese non lontana dal convento dove mosse i primi passi il beato Paoli

30cerignanoDomenica 19 luglio, la parrocchia di Cerignano ha festeggiato la sua patrona: la B. V. del Monte Carmelo. La chiesa è intitolata a S. Venanzio, che viene ricordato il 13 ottobre, ma la comunità di Cerignano considera, forse, più importante questa festa, quando le condizioni del tempo lo consentono, portano in processione la statua della Madonna fino al Colle di Cerignano, località dove si concentra il maggior numero di parrocchiani. Come confermato da alcuni particolari, la chiesa ha origini che risalirebbero al XIII secolo; ha subito, poi, modifiche architettoniche sostanziali, anche in conseguenza di eventi sismici.
30cerignano1Il motivo della devozione di Cerignano alla Madonna del Carmine è, forse, dovuto alla sua vicinanza al convento dei Carmelitani, dove il beato Angelo Paoli mosse i primi passi della sua missione e ritornò per quattro anni prima di essere inviato a Roma, dove morì in odore di santità.
La S. Messa è stata celebrata dal parroco don Claudio Fresoli e, secondo consuetudine, ha visto la partecipazione di numerosi parrocchiani, alcuni dei quali sono rimasti fuori dal sacro edificio nel rispetto delle prescrizioni in tema di pandemia.
Don Claudio ha centrato la sua omelia sulla figura della B. V. del Monte Carmelo e, prendendo spunto dalla parabola della zizzania, ha evidenziato come nel cuore stesso dell’uomo siano presenti il male e il bene e come la scelta tra l’uno e l’altro dipendano dalla volontà del singolo: con l’aiuto della Madre di Dio, possiamo estirpare la zizzania dal nostro cuore e lasciar crescere rigoglioso il “buon seme” del grano.

F. J.

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