A Fivizzano si infiamma il “caso” Giovanna Gia

Polemiche dopo l’abbandono del gruppo che aveva appoggiato Mirco Moscatelli. La consigliera di opposizione lascia il suo gruppo per un ruolo di “indipendente”, ma c’è l’accusa di essersi avvicinata alla maggioranza.

La consigliera comunale, Giovanna Gia, recentemente uscita dal gruppo "Futuro al centro"
La consigliera comunale, Giovanna Gia, recentemente uscita dal gruppo “Futuro al centro”

L’abbandono del gruppo “Futuro al centro con Mirco Moscatelli”, verso dichiarate posizioni di “indipendenza”, da parte della consigliera Giovanna Gia, ufficializzato nel corso del Consiglio comunale del 30 giugno, aveva provocato solo una battuta ironica di Alessandro Domenichelli, “è tornata a casa”, oltre la ferma richiesta di dimissioni della stessa Gia, che, tuttavia, già le aveva verbalmente presentate al Segretario comunale, dalle commissioni consigliari e dalla Unione dei Comuni, essendovi stata nominata in rappresentanza dei gruppi di minoranza. Pur in presenza di qualche faccia scura e di qualche scotimento di testa, tutto sembrava, stranamente, finito lì, mentre casi del genere suscitano sempre polveroni e scontri senza esclusione di colpi. Si trattava solo di un rinvio, alla conoscenza delle motivazioni delle dimissioni dal gruppo di appartenenza, sulle quali Giovanna Gia aveva sorvolato in sede di Consiglio, contrariamente a quanto scritto nel documento presentato al Segretario comunale e dato alla stampa. “La mia decisione nasce dalle divergenze sul modus operandi del gruppo di appartenenza; perciò non ha più senso restare all’interno dello stesso, nel quale faccio sempre più fatica a riconoscermi. Troppi dinieghi pregiudiziali, come, ad esempio, l’utilizzo dei fondi governativi a favore delle famiglie in stato di bisogno a causa del Coronavirus, che non potevo non sostenere. Sono indipendente, pur riconoscendomi nei valori del centro-sinistra, ed opererò solo a favore di iniziative concrete per i cittadini”.

Mirco Moscatelli
Mirco Moscatelli

Non si è fatta attendere la replica di Mirco Moscatelli, a nome della sua lista. “Mi sembra contraddittorio – è scritto in un comunicato – il comportamento della Gia, che, nel momento in cui dice di stare dalla parte dei cittadini, non ha avuto niente da dire quando la maggioranza ha bocciato in Consiglio la nostra proposta di incrementare l’ecobonus al 110% con un finanziamento comunale per l’installazione di impianti di riutilizzo delle acque nere per usi domestici, progetto utile anche all’ambiente, presentato e sostenuto dalla lista in campagna elettorale, in base all’idea di un Ente Comunale che mette al centro il cittadino, passando per la Bandiera Arancione ed il Bilancio sociale. Siamo piuttosto convinti che dietro tutto ci siano ambizioni squisitamente personali. Rigettiamo, poi, l’accusa di essere la lista del diniego e di lunghe riunioni, mai inutili perché in esse soltanto si maturano il confronto e la decisione democratica”. Più drastico e sbrigativo il giudizio di Domenichelli. “Quello della Gia è un modo di far politica che non mi appartiene. Dimissioni e ci si ripresenta alle elezioni. Questo è rispetto per l’elettore; il resto forse risponde ad obiettivi personali”. L’impressione che abbiamo è che a Fivizzano stia scemando il clima collaborativo che avevamo riscontrato nei primi mesi dell’Amministrazione Giannetti. Non solo il caso Gia lo ha reso infuocato, avendolo giù riscontrato nel dibattito su Equi e sul bilancio consuntivo. Ci piacerebbe che la consigliera Gia avesse fatto la dirompente scelta di “far parte a se stessa” soprattutto per questi motivi, stanca di tenere sempre e comunque una “posizione in qualcosa discordante con quella, magari positiva dell’Amministrazione”.

Andreino Fabiani