
Nella struttura di Monti trovati vetri rotti, oggetti distrutti. Il sindaco Martelloni “sono segno di inciviltà, arroganza e stupidità”
Quando manca il senso civico, grosso valore per il rispetto delle cose pubbliche, accade di tutto. Non ci sono “ isole felici”, per cui, anche la Lunigiana non è esente da atti vandalici che hanno grossi costi per la collettività. Questa volta a pagare il salato conto è il Campo sportivo di Monti, gestito dall’Unione Sportiva del luogo, sorta nel 1967. A capo lo storico presidente, Cesare Carlotti. A scoprire il disastro: vetri frantumati, bottiglie spaccate, distruzione di oggetti inerenti al cantiere … sono stati gli stessi operai incaricati delle varie ristrutturazioni, onde ridare al Campo un look più moderno e sicuro partendo dai bagni, docce, pavimentazione, impianti idraulici e illuminazione. Un ventaglio di lavori per favorire, in primis, i giovani nella consapevolezza che lo sport riveste un ruolo importante per la crescita e la formazione giovanile. Lo sport sano rimane strumento idoneo per il benessere psicofisico, la bellezza dello stare assieme, imparando regole e ruoli, assolutamente sconosciuti a chi è arrivato a tanto. Amareggiato il sindaco di Licciana, Renzo Martelloni, il quale ha espresso indignazione e sconcerto. “Mi rivolgo, ha detto, ai miei concittadini, affinchè si rafforzino buonsenso e responsabilità, segnalando azioni non conformi al corretto stile di vita. Gli atti vandalici sono segno di inciviltà, arroganza e stupidità, con l’aggravante di far lievitare le spese comuni…”. L’Unione Sportiva Monti, che conta la prima squadra, gli juniores ed il settore giovanile, si unisce alle parole del primo cittadino spronando i giovani a mettere in campo energie positive e significative, lungi dal sentirsi più forti, o più “ furbi”, nel causare danni alle cose pubbliche, quindi di tutti. Ci sono ragazzi davvero in gamba, come quelli che scelgono di far parte delle associazioni di volontariato, a partire dalla donazione del sangue. Testimonianze, pregne di bene, da seguire. Per dare ai nostri paesi, all’Italia, al mondo il volto colorato che ha nome “Educazione”. i.f.