Come Alda Merini citata Mauro Musetti ha bisogno della “magia” della poesia, sorgente di sogni e di emozioni nel doloroso sentiero di ogni esistenza. La sua è una lunga fedeltà a cercare la parola che gli possa aprire squarci di verità delle cose e risposte a trepide domande. è nelle librerie della Lunigiana la raccolta Emozioni e pensieri nel tempo: 52 brevi poesie divise in due parti: Dal passato, Nel presente.
Mauro Musetti con eco montaliana vive sinceri attimi di verità: siamo tutti figli dello stesso mistero, pur avendo ognuno un sottofondo diverso. Sussulti emozionanti sono i ricordi, momentanei splendori di paesaggio bastano per sentirsi umani e partecipi del mondo.
Le composizioni hanno livelli diversi: moltissime esprimono autentiche emozioni, delicati sentimenti, belle visioni paesistiche, altre hanno tono a volte un po’ retorico, meno agili in forma, canto e ritmo metrico proprio della lingua della poesia. Bello è il misterioso pacato contrappunto tra la vita singola che come una meteora trascorre e lo sfondo eterno.
Un Luna Park è metafora di languore esistenziale di un’anonima folla di incerte figure. Si esalta una raccolta solitudine per potersi conoscere. I meandri della vita programmata logorano, ma si trovano dettagli per risanare un poco il pendolo tuo cuore. Frammenti lirici, presagi, delicate emozioni e intense rivelazioni fan sbocciare suggestioni e vertigini d’immenso da forme e colori della natura. Viene raggiunta un’efficace forma poetica, sapiente l’uso degli aggettivi e delle figure del linguaggio.
Risuona l’esortazione a esorcizzare l’inquietudine del mondo con l’armonico tepore dei rapporti, come davanti a una tavola imbandita, e a cancellare i reconditi rancori. Felicità è il dolce incanto di un momento senza età che talvolta emerge. Fantastica il mio cuore tra eterei orizzonti. Traspare sofferenza di fronte a fatti di cronaca: le donne ammazzate davanti ai figli che rimangono soli con tanto freddo dentro il cuore; le confuse forme e inerti dei giovani, sagome spettrali che all’alba escono dalle strepitanti discoteche.
Il grido è muto nell’oceano in tempesta. Il vecchio che solitario trascina il passo greve e scompare è riflessione sulla morte che è sempre un atto religioso, è un parlare con lo Spirito dimenticando la materia. L’alba sorge a dare speranza e ancora riverbera come nello sguardo ancestrale dell’uomo primitivo.
Ti ho cercata è tenera dichiarazione d’amore alla donna della sua vita: tu che sempre infondi la forza del coraggio, la dolcezza dell’amore. (m.l.s.)