
Brutta e immeritata sconfitta della Pontremolese che cede di misura alla Massese nella trasferta forzata di Aulla. Il Serricciolo si incarta, si fa fermare dal Ponte a Moriano e perde il primato. In Seconda qualche buon segnale con l’Atl. Podenzana che fa suo il derby col Monzone e si propone reginetta di casa. A segno anche la Filattierese, mentre ricade il Monti. In Terza torna tutto in discussione perché il Vallizeri perde e fa spazio all’Attuoni per entrare nei giochi. Bene Fosdinovo, Mulazzo e Palleronese.

Sappiamo benissimo che molti non condivideranno il nostro parere e penseranno che sono soltanto fanfeluche, però siamo convinti che una grossa fetta della responsabilità per la sconfitta della Pontremolese nel derby d’immagine con la Massese sia da imputare al fatto di non avere giocato in casa propria. Che ad Aulla ci fossero 700 persone, ovvero un pubblico da grandi occasioni, pensiamo sia stato del tutto ininfluente, perché il clima di casa e qualche “sbraiàta” fatta nel modo giusto al momento giusto, possono valere molto di più del brusio disinteressato di tanti estranei. E la partita, ci direte? Beh, non fa altro che confermare quello che continuiamo a pensare perché a farla sono stati gli azzurri e la Massese ha saputo solo mettere a segno l’unica vera occasione capitatale, per altro per una serie di svarioni della nostra difesa, poi si è limitata a controllare, fiduciosa che i limiti dei nostri avanti e la solita “intromissione” arbitrale le permettesse di mettere fine alla serie negativa che durava da più di un mese. In concreto, e non provate a convincerci, alla Pontremolese è mancato il sostegno necessario quando era il caso di fare il salto di qualità, come è capitato nell’ultima esibizione casalinga. Certo, la nostra tifoseria non è di quelle eccessive che si lascia andare a manifestazioni di incitamento paradossali come sanno fare i supporter bianconeri, però, quando serve, almeno al Comunale si sa fare sentire, cosa che ad Aulla non è successa perché a “sbraiàre” sono stati solo i massesi e noi siamo stati a guardare, quasi disposti al sacrificio, come se la sentenza fosse già stata scritta prima ancora di partire. Insomma, per chiudere uno sfogo indispensabile, che vuole essere monito a chi di dovere perché la capitale del calcio nostrano ha il diritto di avere delle strutture all’altezza del livello in cui trova ad esibirsi e non farsi umiliare a chiedere spazio ad altri, che se la ridono sotto i baffi per la nostra pochezza, prendiamo atto di altri punti perduti in malo modo ed andiamo a constatare che, ad un terzo del torneo, le cose non vanno davvero al meglio, anche se c’è chi sta peggio di noi. Undici punti in questa fase del torneo, quella in cui molte squadre stanno uscendo dal rodaggio e si apprestano a proporsi nella loro vera realtà, sono davvero pochi e fanno pensare ad un futuro irto di ostacoli e con prospettive non certo rosee, anche se tutti sappiamo che questa squadra, con questo organico, non può andare tanto lontano ed occorrerà assolutamente metterci qualche pezza, per non finire piangendo. A rimorderci, però, in questo momento è avere messo fine ad una bella tradizione che, almeno in casa, ci voleva vincenti sulla Massese ed il rammarico è tale che ci fa quasi scordare i problemi di classifica, cui però sarà meglio guardare giù da domenica prima che ci crolli il soffitto addosso.

Non si sorride neppure in casa del Serricciolo perché la nuova capolista della Prima categoria, alla prima esibizione nella nuova veste, incappa nella classica giornata storta e non riesce a superare in alcun modo una delle cenerentole attuali del torneo, il Ponte a Moriano, per lasciare così sul campo due punti fondamentali che permettono al Capezzano di riguadagnare la testa e rendere sempre più accattivanti le vicende del torneo, anche se a nostro discapito. Ne approfitta, infatti, il Monsummano che va a segno con il Porcari mentre il Lanciano si avvicina dopo il pari di Marginone e aumenta il lotto delle papabili alla vittoria finale ormai racchiuse in soli quattro punti. A essere sospettosi, cosa che, come ben sapete, non ci fa difetto, potremmo quasi dire che, sebbene la squadra di Bertacchini sia apparsa stanca e un po’ svagata, anche se ha fatto di tutto per vincere, alla fin fine il risultato agli aullesi non dispiaccia troppo, perché mettersi allo scoperto prima del tempo non fa parte della tradizione del Serricciolo e, quindi, è meglio dare la sensazione di essere in sofferenza piuttosto che fare soffrire gli altri. Le solite nuove di un certo interesse vengono come naturale dalla Seconda dove la nutrita partecipazione delle nostre riserva sempre qualche sorpresa. Intanto, non stupisce più del dovuto la vittoria dell’Atl. Podenzana sul Monzone, anche se la dimensione del risultato è sicuramente penalizzante per i fivizzanesi. Che i malaspiniani stiano passando un momento di maggiore efficienza si era già intuito grazie alle ultime esibizioni e, quindi, ricoprire al momento, il ruolo di primattrice tra le nostre non è certo una sorpresa, semmai una piacevole constatazione perché la situazione di classifica è davvero stuzzicante. Nel quadro, non esaltante, si mette in luce finalmente la Filattierese che fa suo un confronto molto delicato con lo Sporting Bozzano che andava assolutamente risolto positivamente, pena la presa d’atto di una pochezza davvero preoccupante. Non decolla, invece, la Fivizzanese che non riesce a superare il Ricortola e manca un sorpasso che moralmente poteva essere di grande stimolo viste le difficoltà del momento. Scivola malamente il Monti forse nel momento più delicato della sua stagione, perché, chiamato a dire quale sia veramente il suo valore, vista la caratura dell’avversario, il Lido di Camaiore, ha ceduto nel finale dopo avere piazzato una bella rimonta anche se in inferiorità numerica, per rimediare poi un’altra espulsione nel finale, cosa che certo peserà sulle prossime esibizioni. Continua, invece, la marcia senza riscontri del Barbarasco questa volta messo sotto dall’Atl. Carrara per una sconfitta con ben poche attenuanti e che rivela che, nonostante gli sforzi evidenti, la qualità della squadra non è da categoria ed occorrerà provvedere a rinforzarla, sempre che interesse ancora restare al livello. In Terza, per una volta a bucare l’appuntamento è proprio la capolista che, chiamata ad un riscontro di qualità contro un avversario in evidente spolvero, lo Spartak Apuane, prima illude di potere compiere il colpaccio e dare così un’impronta alla situazione, poi, alla lunga soccombe, anche se con onore, alla maggiore determinazione dei padroni di casa che così si piazzano in testa per formare una triade dalle evidenti ambizioni, anche se il Cerreto ha retto l’urto del Montagna Seravezzina le cui ambizioni di classifica sono sempre più evidenti. Delle altre nostre trova finalmente la prima vittoria il Fosdinovo anche se a spese di una sempre più modesta Villafranchese, ormai fanalino di coda seppure in coabitazione. In luce, invece il Mulazzo che non disdegna di dare dimostrazioni di forza come successo con il Montignoso, con lo scopo evidente di essere del gioco per la promozione finale e torna a farsi viva la Palleronese che batte in maniera eclatante i Rangers Soliera che, dopo la rassicurante partenza stagionale, sembrano ora segnare il passo, forse in modo decisamente inatteso.
Luciano Bertocchi
