
Polemiche sulla presentazione di un libro di un editore vicino a Casa Pound

Il 31 luglio si è svolto il Consiglio del Comune di Casola per la seduta ordinaria volta all’approvazione dei bilanci consuntivo 2018 e preventivo 2019. Son state apportate delle misure di assestamento sul consuntivo per il riconoscimento di importi in entrata da parte della Corte dei Conti, sezione di controllo, per circa novantamila euro in due rate successive per importi legati ad interventi voluti dai Governi Renzi e Gentiloni. Nella relazione del bilancio preventivo fatta dal vicesindaco e assessore Cristina Villa, si è sottolineato l’equilibrio di bilancio con opere importanti per il territorio, che saranno di volta in volta discusse e sottoposte all’attenzione del Consiglio. Il sindaco Riccardo Ballerini ha poi sottoposto la variazione dello Statuto in merito alle convocazioni da farsi, non più solo tramite notifica del vigile, ma allargate anche ai mezzi moderni PEC, posta elettronica e SMS. Sollecitato dal Gruppo “Casola nel cuore” in merito al passaggio straordinario dei camion per manutenzione della ferrovia, il sindaco rispondeva che il disagio è stato attenuato da osservatori pagati dalla ditta interessata per render più sicuro e fluido il traffico, che ritornerà nella norma a partire dal 5 agosto, data in cui ritornerà a funzionare il trasporto su treno, che dal suo inizio ha ridotto il passaggio su gomma di ben l’ottanta per cento, anche per merito e le iniziative portate avanti una decina di anni fa dal Partito Democratico. Conclusa la seduta, il gruppo “Casola nel cuore” tramite il consigliere Franco Tanzi ha letto una lettera del Gruppo al Consiglio nella quale si chiedeva come mai si fosse appoggiata la presentazione del libro “Come la sabbia di Herat” in quanto edito da una casa editrice vicina a Casa Pound. Il sindaco ha risposto che a Casola è benvenuta ogni iniziativa culturale, in questo caso volta a conoscere la situazione in Afghanistan, dove il concittadino Generale Osvaldo Bizzari ha operato e che nell’occasione porterà la sua testimonianza a sostegno del racconto testimonianza dell’Autrice giornalista di guerra e scrittrice Chiara Giannini. La Casa Editrice in questione, che sembra legata al partito Casa Pound, che partecipava alle votazioni e che quindi aveva l’avallo anche della Commissione elettorale nazionale preposta a valutare la conformità con il dettato costituzionale (anche se dal 26 giugno scorso il suo presidente Gianluca Iannone ha decretata finita l’esperienza politica di Casa Pound come partito), non può esser ideologicamente messa al bando, ha ribadito il consigliere Antonio Folegnani.
Corrado Leoni