
Preoccupa l’aumento di malati in Lunigiana

Il numero di malati di cancro in Lunigiana risulterebbe in aumento. Quella oncologica è una patologia di massa che non può più essere considerata solo sotto il profilo della risposta all’emergenza sanitaria, ma necessita di forme di supporto prolungate nel tempo, comprendendo misure che facilitino il reinserimento sociale e lavorativo. È quello che chiede il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini, il quale sostiene come sia “indispensabile avere dati certi sulle malattie e sulla loro tipologia. è necessario avere rigorosi parametri e criteri di valutazione delle cause considerato che, mentre la mortalità sarebbe in calo, l’incidenza dei tumori in Lunigiana risulterebbe in crescita sia tra gli uomini sia tra le donne”.

Secondo il primo cittadino “il fenomeno sarebbe riconducibile a diverse cause, tra le quali l’aumentata esposizione ai fattori di rischio correlati al tumore. Sarebbe necessaria un’anticipazione della diagnosi, come accade nei programmi di screening organizzato (mammella, cervice uterina e colon-retto) o nelle campagne di prevenzione (prostata, tiroide, melanoma). Sarebbe necessario, per la Lunigiana, raccogliere, valutare, organizzare e archiviare in modo continuativo e sistematico le informazioni più importanti fornite sia dalle strutture ospedaliere, dai medici di famiglia, dalle ASL, dalla Regione”. Ragioni che hanno convinto il sindaco a scrivere un ordine del giorno da sottoporre all’Assemblea per impegnare i Sindaci ad intensificare l’opera di sensibilizzazione per la prevenzione e l’informazione. Un impegno a migliorare la capacità di risposta alle domande dei cittadini affetti da patologie oncologiche, relative all’andamento dei tumori sul territorio. La necessità di individuare strumenti atti ad individuare le cause delle malattie oncologiche sul territorio in accordo con l’Asl Toscana Nord Ovest, la Regione e l’Agenzia Regionale Sanità.