Filattiera: “Pronti a costruire una teca per la nostra stele”

Dopo un’assemblea pubblica gli abitanti di Scorcetoli  propongono un’incontro con la Sovrintendenza per realizzare una nicchia che permetta al reperto di ritornare nella sua vecchia collocazione

Un momento della rimozione della statua stele a Scorcetoli
Un momento della rimozione della statua stele a Scorcetoli

è passato ormai qualche giorno da quando la Sovrintendenza alle Belle Arti ha provveduto a spostare la statua stele che si trovava murata in un pilastro antistante la chiesa di Scorcetoli, nel comune di Filattiera. Una rimozione resasi necessaria dopo che sul reperto erano stati compiuti atti vandalici e quindi si doveva provvedere al restauro della Stele, che è stata portata al Museo del Piagnaro. Una rimozione che ha scatenato la protesta e l’amarezza da parte della popolazione di Scorcetoli ma ora, fortunatamente, la tensione che gravava sul territorio nei primi giorni sembra calata ma allo stesso tempo i parrocchiani della Valle del Caprio non vogliono mettersi il cuore in pace e sono intenzionati a voler lottare per riportare l’antico manufatto dove si trovava dal 1936, anno della sua scoperta. Lo dimostra l’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato numerose persone e durante la quale si è deciso di giocare forse l’ultima carta per provare a far sì che la stele possa tornare a Scorcetoli, ovvero predisporre un locale idoneo alla conservazione della Statua. Il tutto tramite varie iniziative di autofinanziamento. “Capiamo la posizione della Sovrintendenza – ci racconta un componente dell’associazione – di non voler lasciare la Stele alle intemperie e incustodita. Per questo ci facciamo carico di realizzare una piccola nicchia dove il reperto possa essere protetto sia dal maltempo che dai malintenzionati”.

La stele di Scorcetoli prima della rimozione
La stele di Scorcetoli prima della rimozione

Un’idea che tra la popolazione sembra avere subito attecchito tanto che si segnalano già numerose donazioni e comunque tanto interesse. “Adesso – continuano i rappresentanti del gruppo – abbiamo chiesto un incontro con la sovrintendenza per poter stabilire con chiarezza quali sono le caratteristiche che la teca debba avere per poter rispondere a questa necessità”. Inoltre sono emerse anche numerose idee su come valorizzare la Statua Stele “innanzitutto si può sfruttare il fatto che si trovi a pochi passi dalla Via Francigena e poi si può pensare di renderla visibile 24 ore su 24 corredandola di apposita documentazione”. Il sogno, sottolineano poi “sarebbe quello di non tenere la stele solo per noi ma di farla viaggiare, organizzare esposizione temporanee in giro per l’Italia e l’Europa, magari in collaborazione con gli emigranti lunigianesi”. Per il momento resta molto cauto sulla vicenda il direttore del Museo delle Statue Stele, Angelo Ghiretti “non voglio commentare e alimentare polemiche che possono ricadere sul Museo che dirigo. L’unica cosa che voglio sottolineare è che la stele di Scorcetoli aveva due incisioni all’altezza della spalla che ne hanno reso assolutamente necessario il suo restauro”.