
Sono state 2.853 le persone che hanno partecipato tra sabato e domenica: almeno la metà arrivate da fuori provincia. Una iniziativa di grande successo e che può crescere ancora.
Bastava osservare piazza della Repubblica di Pontremoli sabato pomeriggio o la domenica mattina per capire subito che il Tourday era (e sarebbe stato) ancora una volta un grande successo. Sono state due giornate di festa, travolti dalla tradizione enogastronomica lunigianese e dall’allegria del Carnevale.
Due giornate baciate dal sole (e la fortuna ha sorriso ancora una volta agli organizzatori vista la pioggia caduta il lunedì mattina mentre si era ancora impegnati a spazzare via dalla strada coriandoli e i resti della due giorni di festa) che hanno sconvolto ma reso felice tante persone che si sono affacciate tra sabato e domenica scorsa nelle vie del centro storico.
Alla fine sono state 2.853 le persone che con al collo il cartellino del Tourday hanno partecipato alla manifestazione (1.855 il sabato, 998 la domenica) stracciando il precedente record di oltre cinquecento unità (2.303 nell’ottobre scorso) e più che doppiando la scorsa edizione carnevalesca quando i presenti furono “solo” 1.307. Insomma questo tour enogastronomico nato quasi per gioco nel 2015 è giunto alla sua nona edizione (si disputano infatti due edizioni annuali quella invernale e quella estiva /autunnale), sta dimostrando di richiamare sempre più visitatori ed appassionati, ed anche i commercianti locali stanno aderendo con passione.
La febbre del Tourday è salita anche fuori dal territorio pontremolese come ci conferma Marco Beghini, un componente del comitato organizzatore della manifestazione “possiamo dire che circa il 50% dei partecipanti provengono da fuori della nostra Provincia” persone che si sono fatte ore di viaggio solo per venire al Tourday, un marchio che sta “sempre più incuriosendo e suscitando interesse come dimostra il fatto che circa la metà dei partecipanti era alla sua prima esperienza”.
E c’è stato un altro indubbio protagonista della manifestazione ovvero il carnevale con i tanti partecipanti al Tourday che hanno dato sfoggio di creatività e fantasia con maschere e costumi, anche di gruppo, che hanno colorato di allegria le vie del centro storico (il Gruppo Fratres ha vinto come costume più fantasioso mentre il gruppo di San Geminiano ha conquistato il premio come gruppo più numeroso).
Hanno poi funzionato alla grande le varie iniziative collaterali che hanno aggiunto gioia e ricchezza alla manifestazione.
Un lavoro organizzativo imponente che, come rivela Beghini “inizia 4-5 mesi prima dell’iniziativa. Adesso ci prendiamo un mese di riposo e poi si comincia già a ragionare sul prossimo Tourday, quello autunnale. Cerchiamo di capire che cosa ha funzionato e cosa no, cosa può essere migliorato e rivisto. Poi ci sono le eventuali nuove tappe da controllare prima di poterle includere e poi si incomincia a valutare quali iniziative si possono mettere in campo”.
Novità che sicuramente ci saranno perché “la voglia di stupire e andare sempre avanti c’è ancora” . Perché il Tourday “per noi è passione, è il dimostrare che il nostro territorio è bellissimo e ha tutte le caratteristiche per essere apprezzato e visitato”.
Quindi l’appello anche alla città che continui a supportare l’impegno di questi giovani che con un po’ di fantasia e un po’ di follia hanno dimostrato che questa manifestazione può crescere ancora. E Pontremoli deve crescere con lei.
(r.s.)