Pontremoli: la biblioteca “Cimati” tornerà in Piazza

L’Amministrazione comunale cerca soluzioni per lasciare libero Palazzo Malaspina e riorganizzare il servizio

La facciata dove attualmente è collocata la biblioteca "Cimati"
La facciata dove attualmente è collocata la biblioteca “Cimati”

La biblioteca “Cimati” traslocherà da palazzo Malaspina e sarà riorganizzata su più sedi, probabilmente in piazza della Repubblica: è questo il progetto che l’Amministrazione Comunale di Pontremoli sta perfezionando e che – nelle intenzioni – dovrebbe essere realizzato entro l’anno in corso. Si tratterebbe di un “ritorno a casa” visto che fino all’inizio degli anni Novanta la biblioteca era ospitata proprio nel palazzo comunale. “Al trasferimento della biblioteca stiamo pensando da tempo – spiega la sindaca Lucia Baracchini – perché la Provincia ci ha chiesto più volte di lasciare libero il palazzo ma anche perché riteniamo che si possa migliorare il servizio attuale, facendolo tornare un elemento centrale nella cultura della città”. Lasciare libera e restituire la ex caserma dei Carabinieri è ormai un atto urgente: la Provincia (che ha messo in vendita l’immobile) lo ha chiesto al Comune e ancora nei mesi scorsi c’è stato un sollecito sotto forma di intimazione “di sgombero immediato”.

Uno spazio interno della biblioteca "Cimati"
Uno spazio interno della biblioteca “Cimati”

Dunque un problema non più rinviabile, ma a quanto pare trovare un’alternativa non sarebbe facile. Il tempo passa, ma le soluzioni sono ancora allo studio; ora comunque un punto fermo ci sarebbe: l’utilizzo di una parte del Palazzo del Tribunale. “Pensiamo di destinare alla biblioteca alcune stanze del primo piano e parte del corridoio – spiega la prima cittadina – che è luminoso e a mio avviso ben si presta ad ospitare una sala lettura e di incontro. Spazi nei quali ci sarebbe la biblioteca corrente, quella della narrativa e saggistica, con una sala lettura e studio nonché uno spazio incontro. In proposito posso dire che abbiamo ultimato l’installazione del montascale che renderà agevole l’accesso anche alle persone in difficoltà o diversamente abili”. Ma la biblioteca “Cimati” possiede un vasto patrimonio composto di numerosi fondi librari e non tutti troverebbero spazio nel Tribunale: “è vero – aggiunge – c’è il fondo antico e quello di storia locale per i quali stiamo valutando altre soluzioni, anche nello stesso palazzo comunale, così da avere i fondi librari più consultati a disposizione in spazi fisici vicini e facilmente gestibili, facendo della biblioteca il centro della cultura cittadina”.

Il sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini
Il sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini

Lucia Baracchini sottolinea come questa scelta sia stata di fatto obbligata dall’impossibilità di trovare un edificio in grado di accogliere tutto il patrimonio: da qui l’ipotesi di suddividerlo con la biblioteca “quotidiana” nei locali del Tribunale e con il fondo antico e quello di storia locale a disposizione dei ricercatori con modalità di consultazione da stabilire. La sindaca ammette le difficoltà nella gestione ordinaria della biblioteca anche per quel che riguarda il personale: ci sono stati anche alcuni giorni nei quali la porta è rimasta chiusa. Giova ricordare che pochi anni fa era stata anche assunta una figura con un bando riservato proprio alla “Cimati”, ma non molto tempo dopo quella figura era stata sostituita e destinata altrove; di recente la richiesta di aspettativa del bibliotecario ha obbligato il Comune a soluzioni tampone. “Anche dal punto di vista del personale dobbiamo trovare una soluzione ripensando tutto il servizio cultura – continua la prima cittadina – e questo dovrà avvenire riflettendo sulle risorse umane complessivamente a disposizione dell’Ente visto che nel 2018 abbiamo avuto ben 8 pensionamenti e altri ce ne saranno quest’anno”. Dunque un vero e proprio cantiere in corso, dai tempi molto incerti: la ricerca di nuovi locali, il trasloco, la riorganizzazione del personale che dovrà gestire un servizio che a Pontremoli ha sempre avuto un ruolo di grande importanza. Molti ricorderanno lo straordinario lavoro svolto da Mauro Bertocchi e dai suoi collaboratori fino alla sua prematura scomparsa una ventina di anni fa: la biblioteca era luogo di ricerca, di studio, di incontro, dove si trovavano le novità editoriali di storia locale e non solo. E come non ricordare l’apertura, dieci anni fa, della biblioteca nell’ospedale cittadino anch’essa da tempo chiusa e dimenticata? E poi il coinvolgimento dei bambini e i progetti di lettura degli ultimi anni. La sindaca di Pontremoli condivide che la “Cimati” debba tornare a svolgere quel ruolo, adeguandolo ai tempi: da qui la decisione di riorganizzare tutto il servizio, ma da qui a dire che il risultato sia a portata di mano è un altro discorso. Una soluzione adeguata e funzionale serve ed è urgente e non solo perché Pontremoli è la “Città del Libro” (e già questo sarebbe sufficiente), ma anche perché la formazione dei cittadini, soprattutto dei più giovani, lo richiede. Paolo Bissoli