
Importante vittoria interna degli azzurri contro l’ostico Montespertoli che però deve cedere di fronte alla superiorità dei padroni di casa. Passo falso del Serricciolo che perde la prima piazza e fa spazio al temibile River Pieve, ora avanti di due punti. Tante sorprese belle e brutte in Seconda dove pesano i soliti derby e il quadro, almeno in prospettiva, cambia di poco, anche se l’Atl. Podenzana si avvicina alla zona play off. Terza sui soliti ritmi con il solo Barbarasco a segno, con l’obiettivo play off sempre più a portata di mano.

Sempre facendo i debiti scongiuri, visto che la palla resta comunque rotonda, la stagione che sta velocemente andando verso l’epilogo potrebbe essere caratterizzata non solo dalle vicende della Pontremolese, ma anche da altre piccole soddisfazioni che rimangono tutte da verificare, ma per le quali si vanno lentamente creando i presupposti, anche se, ovviamente, non mancano mai i motivi di preoccupazione. Resta inteso, però, che quanto stanno facendo gli azzurri, sebbene non vada oltre le prevedibili attese, non smette di stupire perché anche il risultato di domenica scorsa non è venuto per caso, ma è stato la conseguenza delle capacità di una squadra concreta, che ha saputo amministrare a dovere il tempo a sua disposizione, per valutare i rischi che poteva correre, contro un avversario da prendere per lo meno con le molle e, poi, nella ripresa affondare il colpo per incamerare i tre punti che servono per continuare una corsa importante. Quanta basta, ma solo sulla carta, per tenere le distanze dalla diretta inseguitrice, quella Lampo che solo alla fine è riuscita a riagguantare il risultato e rimanere alla distanza solita per tenere aperta una tenzone che, come già detto, probabilmente si risolverà solo con lo scontro diretto. Ma, come sosteneva Mister Ruvo qualche tempo fa, non dobbiamo certo preoccuparci di quello che fanno gli altri quanto piuttosto delle nostre vicende, visto che ci aspettano due turni consecutivi in trasferta solo superati i quali, senza troppi danni, potremo tirare le fila in attesa dello scontro finale. Strani scherzi di un calendario che collabora per rendere sempre più interessante questo finale di stagione, ma soprattutto induce a credere che non sono certo quelli che ci aspettano nell’immediato i confronti sui quali misurare la nostra forza. Infatti, mancano ancora otto giornate, poche nella conta, tante per gli effetti ed ogni passaggio, anche quello apparentemente più semplice come il prossimo, va preso con le molle, contando sul fatto che, mettendolo a frutto, si fa presupposto morale per continuare a guardare avanti pensando all’obiettivo finale. Senza dimenticare che, anche per gli altri, quanto avanza non sarà certo una passeggiata, quindi molto meglio pensare ai proprio problemi per gestirli con la dovuta arguzia, puntando solo su quanto si è visto finora che, almeno per la qualità espressa, si fa garanzia assoluta per credere che le cose possano andare come tutti si aspettano.

Sgomento, affanno e mestizia, invece, per quanto capitato al Serricciolo che, quasi a conferma delle nostre elucubrazioni relative alla rotondità della palla, è andato a picchiare il naso sul più imprevedibile degli ostacoli, ovvero si è fatto infilare in casa del Capezzano Pianore che, probabilmente, non ha più nulla da chiedere a questo torneo e si è solo tolto lo sfizio di beffare la capolista tanto per alzare un trofeo in più che renda meno mesta la storia che sta scrivendo. Il tutto, ed è questo che rattrista, ha permesso di fare strada al River Pieve, in sostanza la vera favorita della Prima, che così si trova spianata la strada per involarsi nel rettilineo finale per una volata che ormai non sembra più avere altri protagonisti credibili, visto che anche il Don Bosco ha ammainato i vessilli e si è fatto infilare in casa da un Tau Calcio cui avanza solo la prospettiva di affidare le proprie sorti alla bagarre finale dei play off. Insomma, rischiamo davvero di avere perso un pezzo importante dell’intera vicenda, ovvero la squadra alla quale ormai era logico chiedere di tentare quel salto di qualità che ridarebbe un minimo di blasone al nostro calcio e che, invece, con i profumi di primavera, cala il non dicibile per coltivare l’ennesima delusione. Meno male che altrove, forse qualcosa sta muovendosi per farci sperare che non tutto sia perduto. Se la Seconda, infatti, viene costantemente immiserita dai frequenti derby che, in un modo o nell’altro, lasciano effetti devastanti sul panorama, per lo meno l’orgoglio, che non ci ha mai abbandonato, ha creato i presupposti per sperare che ci siano ancora i margini perché almeno una delle nostre mantenga aperta la speranza di fare il salto di qualità. Nel panorama, infatti, emerge la vera impresa compiuta dal Monzone di frenare la corsa del Corsanico, e non è un gioco di parole, permettendo così all’Atl. Podenzana, del tutto lineare sul Mulazzo. di rimettersi in gara per tentare la carta play off. La distanza, infatti, dalla seconda della classe si è ridotta a dieci punti e, quindi, basta davvero poco per rientrare nel gruppo delle papabili al salto e, visto il palmares dei castellani, c’è da credere che vogliano davvero farci un pensierino, ora che qualcuno ha provato a togliergli le castagne dal fuoco. Per il resto, definiamo roboante l’impresa della Filattierese che, battendo alla grande un sempre più mesto Monti, finalmente ha trovato il modo per uscire dalla zona d’ombra per tentare la scalata alla zona di piena sicurezza. Dello stesso tono l’impresa del FilVilla che è andato a vincere in casa della Stella Rossa riuscendo così a rimettere in gioco i pisani per riavvicinarli alla nostra pattuglia sempre impegolata tra centro classifica e zona a rischio, quindi nella condizione di sperare di coinvolgere qualche altra squadra nella bagarre finale. E non c’è dubbio che il colpaccio del FilVilla servirà sicuramente a qualcosa. Resta solo da dire qualcosa della Fivizzanese, ma forse varrebbe la pena di sorvolare visto che l’essersi fatta infinocchiare dalla cenerentola del torneo, già condannata alla retrocessione quando era proprio il caso di tentare il balzo in avanti, la dice lunga sulla squadra di Poggi che, forse, ha dimenticato che il torneo non è più lunghissimo, ma ancora tanto lungo da farle rischiare di piombare laddove davvero sarebbe meglio spegnere la luce. Quanto alla Terza, senza dubbio le cose che avvengono non inducono certo a sproloqui particolari che facciano capire una volta di più che forse sarebbe meglio fare a meno anche di partecipare. Però, la Lega ha capito che, in qualche modo, anche questo torneo va salvaguardato, per cui si dà da fare per applicare sconti sostanziosi per chi voglia buttarsi nella bagarre. Per favore, però, non in questo modo, perché talvolta non basta solo partecipare, ma anche salvare la faccia. Meno male che a tenere a galla una barca che fa acqua da tutte le parti ci sta pensando il Barbarasco che, dopo un non breve frangente di incertezza, finalmente sta tirando fuori le unghie nella maniera giusta per riuscire così a piazzarsi in maniera decisamente decorosa tra le pretendenti al salto di qualità con la lotteria dei play off. Qualcuno forse dirà che è meglio non illudersi e che la strada è ancora lunga e che l’obiettivo non è proprio così sotto mano come si potrebbe credere. Non c’è dubbio però che negli ultimi tempi la squadra di Giorgi sta mettendo in luce una nuova determinazione che lascia davvero sperare che possa centrare l’obiettivo.
Luciano Bertocchi
