Con una bella cerimonia a Patigno
Zeri ha commemorato il 74° anniversario del rastrellamento nazifascista del gennaio 1945 con una bella e partecipata manifestazione promossa e organizzata dal Comune e dall’ANPI di Zeri in collaborazione con numerose istituzioni e associazioni. Alla cerimonia, nella quale era esposto il Gonfalone della Provincia di Massa-Carrara, erano presenti il sindaco di Zeri Cristian Petacchi e i rappresentanti dei comuni di Pontremoli (assessore Clara Cavellini) e di Sesta Godano (consigliere Tonino Tosi) nonché le rappresentanze del locale Gruppo Alpini, della Croce Verde e del Gruppo “Fratres” di Zeri, l’Ass. “Le Nostre Valli”, i Carabinieri in Congedo Gruppo di Pontremoli/Zeri e le sezioni Anpi di Pontremoli, di Massa e di Genova-Staglieno. L’orazione ufficiale è stata svolta da Giorgio Pagano e non sono mancati i saluti dell’avv. Brian Lett presente con la Bandiera del Battaglione Internazionale. Una menzione particolare va agli alunni del plesso di Zeri della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo “Ferrari” che, bravi e preparati, hanno intonato “Bella Ciao” e “Fischia il Vento”, interpretando anche scene di vita partigiana. Il parroco di Zeri, don Massimo, ha impartito la benedizione alle lapidi dei caduti civili, religiosi e militari.
Nel contesto della manifestazione è stato anche inaugurato il nuovo labaro della Sezione Anpi di Zeri. Nelle valli zerasche è ancora vivo il ricordo dei terribili rastrellamenti subiti nei venti mesi dell’occupazione nazifascista, in particolare quello dell’estate 1944 e quello, appunto, del gennaio 1945; interi paesi distrutti, decine di persone uccise (tra loro i sacerdoti don Eugenio Grigoletti e don Angelo Quiligotti), scontri a fuoco con i partigiani che hanno la peggio e lasciano sul campo numerose perdite. Quella che si svolge tra il 20 e il 25 gennaio tra Varese Ligure, Zignago, il Gottero e le Valli di Zeri è nota come operazione “Bergkönig”: la presenza dei partigiani è notevole inoltre il Battaglione Internazionale di Gordon Lett coordina le missioni alleate al di qua della Linea Gotica. Per i nazisti l’imperativo è contrastare questa attività: inviano reparti di tre divisioni tedesche sostenuti da “Monterosa” e “Italia” della RSI; ci sono anche le brigate nere dei fascisti di Carrara, La Spezia e Chiavari, in tutto forse cinquemila uomini: i partigiani e gli alleati sparsi nel territorio sono circa duemila. È uno degli inverni più freddi di sempre, la neve alta; in questo scenario gli scontri a fuoco non si contano, i partigiani caduti sono molti: tra loro anche Nino Siligato (medaglia d’oro al Valor Militare) che viene colpito a morte a Codolo.