
Una appassionata difesa dell’istituto fivizzanese da parta del prof. Assisi dopo l’ipotesi di crearne uno a Massa

Il professor Giorgio Assisi, insegnante di produzione vegetale, genio rurale, trasformazione, all’Istituto Agrario di Fivizzano, si inserisce nel dibattito suscitato dalla proposta del Consiglio provinciale di istituire un analogo indirizzo a Massa con un comunicato che evidenzia l’inutilità di tale scelta, frutto della mancanza di una visione complessiva delle offerte formativo-didattiche della provincia e della scarsa conoscenza delle programmazioni che sono in atto o stanno per essere introdotte nelle varie realtà scolastiche. Scrive, infatti: “Qui ci sono un progetto, una programmazione e un cospicuo investimento. In più la Lunigiana ha una sua identità e la nostra scuola è il miglior strumento di valorizzazione territoriale. Le aree marginali hanno bisogno di investimenti e questa scuola deve rimanere qui, non a Massa, che non è area interna, non è area marginale. Il nostro istituto è all’interno di un’area MAB Unesco, una scuola in un Parco Nazionale – oltre ad uno regionale -. I politici parlano di produzioni, ma è la Lunigiana l’area vocata a farle, non Massa, territorio molto antropizzato. In Lunigiana si producono il miele DOP, la farina di castagne DOP, vini IGT, prodotti tradizionali come la “mela rotella”. è in atto, poi, il recupero della mucca pontremolese, l’agnello di Zeri è presidio Slow food, così pure la marocca di Casola e il testarolo pontremolese. A Soliera abbiamo un’azienda con serre, vigneto, oliveto e frutteto, dove gli studenti svolgono attività tecnico –pratiche e didattico-lavorative. Da anni portiamo avanti progetti Erasmus con studenti di altre realtà europee in quanto la scuola è in un Parco e l’Azienda è Agraria e Didattica. Noi facciamo agricoltura, cultura, didattica e ambiente da decenni: quella della Provincia è una scelta errata”. L’appassionata difesa del professor Assisi basterà a scuotere la sensibilità dei politici o, ancora una volta, per motivi di viaria natura, si provvede – o si tenta- a chiudere la “famosa” porta quando i buoi sono scappati? Andreino Fabiani