Fivizzano e il suo storico difficile collegamento con la zona di Costa

Una problematica ultradecennale. Un’intervista ad un noto architetto di Massa ha riportato alla mente il dibattito sulla “Fivizzano-mare”

Piazza medicea a Fivizzano
Piazza medicea a Fivizzano

Ha richiamato alla mente e riacceso “antiche” discussioni l’intervista rilasciata ad un quotidiano locale da un importante artista-architetto di Massa in merito alla necessità di nuovi collegamenti della Lunigiana con la Costa. Partendo dal presupposto che lo sviluppo futuro della provincia non può che essere di tipo turistico, viene lanciata una proposta  “rivoluzionaria” o fantascientifica in merito ai modi e ai mezzi  da utilizzare per spostarsi velocemente da un luogo ad un altro. Perché, ad esempio, non impiegare l’aereo per raggiungere il mare da Pontremoli? Se c’è la volontà, si può fare, sostiene l’intervistato. Ovviamente i vari Comuni dovranno dotarsi di piani urbanistici che prevedano zone residenziali, nuove o di recupero, per i turisti, e programmare “eventi culturali, enogastronomici, sportivi, di svago, per il tempo libero. Il progetto dovrebbe, ovviamente, coinvolgere convintamente tutti i Comuni.

Per Fivizzano l’idea non sarebbe nuova né originale. Sono, infatti, passati ormai cinquanta anni da quando si parlava di collegamenti con la costa, ma non soltanto per fare dei discorsi. Chi non ricorda i dibattiti in Consiglio Comunale sulla  “Direttissima Fivizzano–mare”? Chi ha partecipato alla vita amministrativa non può non riandare col pensiero agli incontri fra le amministrazioni di Fivizzano e di Carrara, ai convegni alla presenza dei rappresentanti delle regioni Toscana ed Emilia Romagna, assai interessata, quest’ultima, ad un collegamento scorrevole col porto di Carrara. Chi non conosce l’impegno del professor Gino Chinca, assessore in Comune, a dimostrare la fattibilità e l’utilità del progetto viario con supporti tecnici, cartografici, di impatto ambientale e di ritorni economici e demografici? I suoi  “viaggi” a Roma,  per incontrare dirigenti dell’ANAS o rappresentanti politici, fanno parte della storia amministrativa del Comune di Fivizzano. La documentazione che conserva è enciclopedica. L’intuizione originaria dell’opera la condivide con l’onorevole Andrea Negrari. Purtroppo, come è accaduto e ancora accade, c’è sempre qualcuno, in politica, che ama mettersi di “traverso” o che trova un pretesto per dire che sono più utili altre cose, col risultato che non si realizzano né queste né l’altra. Lavori così grandi necessitano, invece, di convincimenti e volontà comuni, quali sarebbero necessari anche per un problema attuale. Perché – si domandano tutti – non si dirottano i finanziamenti per il sovrappasso di Gassano sulla variante di Gragnola, molto più urgente per la sicurezza e la scorrevolezza del traffico?

Andreino Fabiani