Il plesso scolastico di Barbarasco, dopo un anno di lavori per 800 mila euro, è ora all’avanguardia nella prevenzione antisismica

Anche gli alunni delle scuole materne, elementari e medie in via Roma a Barbarasco, lunedì scorso hanno festeggiato al suono della prima campanella l’avvio dell’anno scolastico. Ma in questo caso non era, come invece in altre realtà lunigianesi, un evento così naturale e scontato. Infatti il plesso scolastico del comune di Tresana si presentava completamente ristrutturato, con un intervento effettuato in tempi ristretti che quindi non rendevano così automatico il taglio del nastro in tempo sin dai primi giorni dell’anno scolastico in corso. Lavori di ristrutturazioni partiti nel luglio 2017, durati per un anno, e che hanno avuto l’importante “partecipazione” del palazzo Comunale di piazzale XXV aprile. Infatti per permettere la corretta conclusione degli interventi nella struttura scolastica i circa 140 alunni dei tre ordini di scuole sono stati ospitati nel Palazzo Comunale per tutto lo scorso anno scolastico (con lavori di adeguamento di circa 60 mila euro) mentre gli uffici comunali sono stati trasferiti nella ex Farmacia di via Roma. Un importante opera da circa 800 mila euro per l’adeguamento sismico: 500 mila per le scuole elementari e medie e 300 mila per la scuola materna. Ma è allo stesso tempo un’opera che languiva da oltre dieci anni, infatti era dal 2004 che il comune di Tresana era stato individuato quale possibile assegnatario di un finanziamento.

Un ritardo di cui il sindaco Matteo Mastrini aveva accusato in primis i suoi predecessori, colpevoli di non essere andati avanti nel progetto mettendo a rischio lo stesso finanziamento. Un’accusa a cui aveva risposto l’ex sindaco Oriano Valenti che sottolineava come, dopo la prima fase di progettazione e documentazione perfettamente eseguita, si era dovuti ripartire da zero (siamo nel 2009) per la modifica radicale della normativa scolastica che ha costretto a rivedere da zero il progetto. Ma ora le polemiche sono (quasi) tutte alle spalle ed il sindaco Mastrini può considerarsi più che soddisfatto “avevamo solo 365 giorni per spendere le risorse, effettuare un trasloco di tutti gli arredi nel Palazzo Comunale e poi nuovamente nella sede originaria per e consentire ai bambini di rientrare. Devo ringraziare tutti coloro i quali hanno lavorato strenuamente a partire dal geometra Giulio Boni, capo dell’Ufficio Lavori Pubblici, un amico, un fratello. Nessuno si è risparmiato, operai, amministratori, imprese hanno lavorato al limite delle proprie possibilità”. Ma il classico “sassolino” nella scarpa il primo cittadino di Tresana se lo vuole comunque levare anche dopo che comunque si è riusciti a rendere il plesso di Barbarasco all’avanguardia per quanto concerne la prevenzione del rischio sismico “Mi sento di dire che in questo Paese la burocrazia è un problema insormontabile perchè rappresenta un ostacolo non solo economico, ma anche tecnico”. (r.s.)