Il contributo dell’Azione Cattolica per il nuovo volto delle parrocchie
Nella settimana dal 20 al 26 agosto l’Azione Cattolica ha vissuto un campo scuola formativo dal titolo “Al servizio della rivoluzione pastorale: il contributo dei laici per disegnare il nuovo volto delle parrocchie”. Sullo sfondo del lavoro ci sono state le Unità Pastorali, per la cui attuazione in diocesi siamo in attesa delle indicazioni da parte del Vescovo; è stata l’occasione per confrontarci e fare esperienza degli strumenti utili per far sì che la loro attuazione sia una occasione di crescita e trasformazione per la nostra Chiesa, per i laici, per i sacerdoti, per tutte le comunità parrocchiali.
È stato presente tutta la settimana mons. Domenico Sigalini, Vescovo emerito di Palestrina, già responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile e assistente nazionale di Azione Cattolica, che ha dedicato tutto il suo servizio sacerdotale ed episcopale alla valorizzazione del laicato ed in particolare ai giovani.
Oltre a lui, hanno offerto il proprio contributo il prof. Marco Burgalassi (sociologo), Chiara Mariotti (biblista), don Luca Franceschini e mons. Enrico Nuti (vicario della diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato).
È stata una settimana positiva e intensa, guidata dalle parole e dall’esperienza di Mons. Sigalini il quale ha tracciato alcune linee fondamentali del percorso verso le unità pastorali. Importante il momento vissuto il martedì, nel corso del quale si è tenuta una tavola rotonda con la presenza dei vicari foranei della diocesi e del vicario generale don Cesare Benedetti.
È stato un bel momento di Chiesa, di confronto, di ascolto reciproco tra laici e sacerdoti; è emerso chiaramente che se non c’è comunione tra i presbiteri, tra presbiteri e laici, tra i laici stessi, non riusciremo a costruire nessuna unità pastorale.
Questa è una occasione unica che richiede lo sforzo di tutti a mettersi in gioco per lavorare insieme e rispondere alle istanze per una nuova evangelizzazione. Le parole chiave emerse nel corso della settimana sono state corresponsabilità perché tutti, laici e sacerdoti, devono sentirsi chiamati ad attuare percorsi di comunione, sinodalità perché solo attraverso un atteggiamento di ascolto avranno valore le istanze dei territori, discernimento personale e comunitario perché è l’unico modo di agire e fare scelte lasciando spazio allo Spirito Santo.
L’Azione Cattolica diocesana, in funzione della propria missione nella Chiesa, abbraccia completamente il percorso verso le Unità Pastorali, purché non siano solo la risposta alla mancanza di sacerdoti ma occasione propizia per far convergere energie, idee, progetti, per una azione pastorale condivisa, per creare comunione tra tutte le realtà presenti in Diocesi in particolare tra laici e sacerdoti e per attuare pienamente il Progetto di Dio nella nostra Chiesa Diocesana.
Marco Leorin