Villafranca: il gruppo Cremonini interessato ad allevare bovini in località “Fola”

Ad Irola, un progetto che potrebbe coinvolgere i giovani agricoltori locali

Un momento del confronto tra amministratori e i rappresentanti del gruppo Creminini
Un momento del confronto tra amministratori e i rappresentanti del gruppo Creminini

Conferenza stampa indetta dal sindaco di Villafranca Filippo Bellesi per dare alla collettività una notizia importante che va nella direzione del sostegno all’occupazione. In tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, per troppe famiglie segnati dall’incertezza in ogni campo e dalla costante preoccupazione del lavoro, sentir parlare di investimenti con ricadute economiche nella nostra zona ricarica “le pile” della speranza. Nel pomeriggio di giovedì 15 marzo, nel municipio di Villafranca, si è tenuto un incontro alla presenza del presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, e di Davide Montani, agronomo del gruppo Cremonini interessato ad investire in Lunigiana. Si tratta di un gruppo nato dall’iniziativa imprenditoriale di Luigi Cremonini, che in oltre 50 anni di attività si è distinto a livello nazionale e internazionale come punto di riferimento nel mondo alimentare, non solo nel settore storico delle carni bovine, ma anche nei settori della distribuzione e della ristorazione. Il luogo scelto per l’iniziativa è ubicato nella frazione di Irola, località “Fola”, che già nel passato era stato utilizzato per l’allevamento del bestiame; lo testimonia la presenza di diversi capannoni, ovviamente segnati dall’impietoso passare del tempo.

Il gruppo che siglato l’accordo si è recato in visita ai capannoni di proprietà della Provincia in località “Fola”
Il gruppo che siglato l’accordo si è recato in visita ai capannoni di proprietà della Provincia in località “Fola”

Montani, conoscendo bene la nostra vallata in quanto originario di Santo Stefano Magra, ha detto che c’è la possibilità e la concreta intenzione di riqualificare l’area, molto vasta, di proprietà della Provincia, risistemando le vecchie stalle inutilizzate dagli anni Ottanta. “La sinergia tra Comune, Provincia e impresa – ha detto Bellesi – è un punto di partenza che ha tutte le caratteristiche per concretizzare un progetto aperto all’occupazione giovanile, visto che il Gruppo Cremonini, molto solido, punta ad avviare corsi ad hoc per preparare giovani agricoltori”. Il gruppo ha fatto un sopralluogo per verificare la situazione del sito. “I beni pubblici – ha aggiunto Lorenzetti – vanno messi a reddito, inutile tenere zone inutilizzate. Trasformare un’area improduttiva per dare impulso all’agricoltura, un settore fortunatamente in crescita, è, per noi, motivo di orgoglio. Attualmente siamo nella fase preliminare; a breve, faremo un bando pubblico per l’area”. La conclusione è toccata a Montani il quale ha ribadito che sul mercato c’è un’enorme richiesta di filiera e cresce la necessità della tracciabilità degli animali. I giovani agricoltori interessati potranno allevare, in modo genuino, gli animali da ingrassare, con contratti con la società Cremonini. Gli stessi potranno accedere a contributi ed incentivi previsti dalla legge. Che dire? Incrociamo le dita, nell’attesa di sentire, presto quel “muggir d’armenti” di leopardiana memoria. Ivana Fornesi