La rossa Toscana è sempre meno rossa

Il Pd resta il primo partito ma scende sotto il 30%.Vola la Lega che arriva al 17,4%

Il momento in cui Matteo Renzi abbandona la conferenza stampa in cui ha  annunciato le sue dimissioni da segretario Pd
Il momento in cui Matteo Renzi abbandona la conferenza stampa in cui ha annunciato le sue dimissioni da segretario Pd

La rossa Toscana si risveglia da questa tornata elettorale sempre meno rossa. Lo smottamento del centrosinistra si riverbera anche in “casa” del quasi ex segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, anche se per un pugno di voti la coalizione riesce a precedere il centrodestra (unica regione, con il Trentino, che ha visto il centrosinistra prevalere nei voti complessivi). Ma è una vittoria che paradossalmente rappresenta una conferma del momento estremamente difficile per la coalizione. Il Pd ha un vero e proprio tracollo: scivola sotto la quota del 30% (29,6%) che vale un calo di quasi 8 punti percentuali rispetto alle, pur non esaltanti, politiche 2013 (37,5%). Gli alleati fanno da comparse e solo + Europa raccoglie una percentuale significativa (2,9%) mentre si fermano a quota da prefissi Insieme (0,7%) e Civica Popolare (0,4%). Per un totale di coalizione del 33,6%: solo 1,4% in più rispetto al centrodestra fermo al 32,2.

A trionfare però non è tanto il centrodestra nel suo complesso ma la Lega, che sembra aver trovato lungo la ormai ex regione rossa un’autostrada per arrivare fino al Sud. Il partito del Carroccio vola al 17,4% con un aumento spropositato dopo la catastrofe del 2013 (allora aveva lo 0,7%) e diventa il terzo partito. Cala al 10% Forza Italia (-7,5%) mentre cresce Fratelli d’Italia andando oltre il 4%. Rispetto al dato nazionale, non sfonda il Movimento 5 Stelle (che comunque aumenta dello 0,7% andando al 24,7%) anche se trova molti più apprezzamenti nelle realtà urbane che non nei borghi minori. Viene decisamente bocciata la nuova formazione di Liberi e Eguali che non raggiunge il 5% (4,6) in una Regione che ha sempre premiato anche i partiti a sinistra del Pd. Questo voto apre quindi una fase di complessa lettura anche in Toscana. Specie pensando alle elezioni amministrative che si terranno nella prossima primavera e che vedranno in ballo alcuni importanti città abitualmente tesoretto sicuro del centrosinistra. In particolare al voto ci sono due capoluogo di provincia: oltre a Massa (di cui si parla a pagina 8) c’è anche Pisa, che ha visto il Pd conservare il primato ma inseguito a brevissima distanza dal Movimento 5 Stelle, mentre a livello di coalizione il centrodestra ha superato il centrosinistra. Segnali di disfacimento di un’area politica che erano già nell’aria con le sconfitte nelle comunali a Carrara e a Livorno, a favore del M5S, e a Grosseto, conquistata dal centrodestra. La sensazione è che il Pd debba ripartire da zero per ricostruire la propria base elettorale anche nella ormai ex rossa Toscana.

Il voto complessivo alla Camera per la regione Toscana
Il voto complessivo alla Camera per la regione Toscana